Cambio drastico nel mondo delle assicurazioni, anche per i centauri le notizie non sono incoraggianti
Nelle famiglie moderne la spesa per assicurare i propri mezzi è una di quelle che va ad incidere maggiormente sui bilanci e, soprattutto in Italia, questo fattore non è trascurabile vista l’altissima densità di veicoli per numero di persone.
Proprio per questo motivi negli ultimi anni ha fatto gran rumore la decisione intrapresa dal governo di cancellare uno dei mezzi più utilizzati da tutti per risparmiare un po’ su questa spesa, un sistema che, ancor più profondamente, veniva utilizzato dai centauri per far sì di spendere solo per l’utilizzo effettivo del loro mezzo. Proprio per questa categoria, però, le sorprese non sono ancora finite e, ancora una volta, sarà difficile accogliere le ultime notizie con particolare entusiasmo, ecco cosa sta cambiando.
L’ANIA difende gli assicurati, ma il testo di legge attualmente proposto non fa ben sperare
Quando parliamo dell’assicurazione delle auto, ma ancora di più di quella delle moto, uno dei punti cruciali può rappresentare senza ombra di dubbio la possibilità di sospendere la propria polizza.
Utilizzando questo “escamotage“, infatti, molti centauri riescono a risparmiare in maniera considerevole sulla spesa per l’assicurazione, soprattutto coloro che sono soliti utilizzare questo mezzo solo in estate. Un risparmio a cui le famiglie non vorrebbero rinunciare ma, stando a quanto proposto nel nuovo decreto al vaglio, questa possibilità potrebbe essere cancellata.
L’ANIA, Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, è però intervenuta al riguardo. E ha offerto una valutazione critica del testo di legge proposto, secondo l’associazione, infatti, esisterebbero una serie di problematiche che andrebbero risolte. Partendo dalla questione monopattini elettrici, per cui il governo intende fare valere l’obbligo assicurativo, emergono molte difficoltà nel come tali polizze possano essere gestite data l’assenza di una targa.
Per quel che riguarda la possibilità di sospendere le polizze, invece, l’ANIA ritiene che le compagnie assicurative debbano continuare ad avere la possibilità di offrire questa soluzione, così come avviene ormai dal lontano 1971. Il testo di legge proposto, ad ogni modo, sembra parlare chiaro e prevede non solo la riduzione del periodo di sospensione a 9 mesi, ma anche l’obbligo di preavviso di 30 giorni per ottenere la proroga oltre che la comunicazione ufficiale alla motorizzazione.
Cosa cambia, nella pratica
In pratica, qualora questi aspetti venissero confermati, bloccare la propria polizza diventerebbe difficoltoso, sia per l’utente che per le assicurazioni che propongono tale meccanismo. Motivo per cui, anche qualora non fosse cancellata del tutto tale possibilità, per molti sarebbe come se questo fosse stato fatto.
Senza dubbio questa manovra significherebbe, dunque, una spesa molto superiore. Spesa che andrebbe a pesare soprattutto sui motociclisti. Adesso non resta che attendere e vedere come andrà a finire la questione. Il tutto, con la speranza che venga elaborato un quadro normativo più snello ed efficace in grado di rappresentare al meglio anche i bisogni degli assicurati.