Quando si acquista un veicolo nuovo, il primo passo da compiere è assicurarlo. Cosa fare per risparmiare. Tutte le offerte.
Chi si è trovato a comprare un’auto o una moto dopo il 2007 avrà usufruito senz’altro del decreto Bersani, quella legge rivelatasi davvero una manna dal cielo per molti e che permette di estendere la classe di merito dell’assicurazione a chi abita sotto lo stesso tetto e si è appena dotato di un veicolo.
Tuttavia, per le ragioni che poi andremo a spiegare, la norma ha subito dei ritocchi sostanziali, a partire dal sistema bonus/malus, in un’ottica che da un lato agevola le compagnie assicurative e dall’altro gli utenti.
Prima di capire di cosa si tratta, cominciamo con lo spiegare come funziona l’appena nominata classe di merito. Essenzialmente questa decreta il livello di bravura dell’assicurato, ovvero se non è stato protagonista incidenti. La numerazione va dal 18 per il peggiore, al 14 per chi ha appena cominciato.
Ogni anno di clean sheet, per dirla calcisticamente, porta ad arretrare di una casella fino ad arrivare alla 1. Al contrario, se per caso ci si trova al centro di un sinistro e se ne viene ritenuti responsabili, si salirà di due gradini. E’ chiaro che più il bonus/malus è ridotto, più conveniente sarà il contratto assicurativo.
RC moto, così si risparmia
La novità del 2023 riguarda un aspetto specifico della Bersani. Se prima valeva solamente per la stessa tipologia di veicoli, oggi è estesa anche a mezzi diversi, quindi sia alle auto, sia alle moto che si possiedono in famiglia. Quindi il genitore dotato di macchina, può trasferire la classe al figlio che si sta comprando lo scooter.
Va aggiunto che la richiesta vale non solo per i mezzi appena acquistati, ma pure per le polizze già attive, purché negli ultimi cinque anni non abbiano causato incidenti con responsabilità esclusiva, paritaria o partecipale. Se si possiede la licenza di guida da un lasso di tempo inferiore non importa. La procedura è valida ugualmente, per il gran dispiacere delle agenzie assicurative secondo cui, in questa maniera, decade il senso della stessa classe.
Per trovare un giusto bilanciamento e venire incontro agli interessi di tutti, la norma è stata rivista e corretta, per cui d’ora in avanti se l’assicurato sta sfruttando la RC Familiare rischia una penalizzazione di cinque classi e non più di due se coinvolto in un sinistro con oltre 5mila euro di danni.
Chiarito questo “pericolo” extra, veniamo ai documenti necessari per avanzare la richiesta. Il primo è lo stato di famiglia, o eventualmente un’autocertificazione, che certifica che effettivamente si condivide la medesima abitazione. Il secondo è invece un attestato che provi la validità della polizza a cui si desidera “agganciarsi”. In questo frangente è sufficiente il certificato assicurativo o la quietanza di pagamento.
Per riassumere, per poter ottenere tale aiuto basta soddisfare due requisiti: condividere la residenza ed essere imparentati. E’ chiaro dunque che essere coinquilini non è sufficiente. Lo stesso vale se si è conviventi. Solo le coppie sposate possono godere di tale beneficio.