RC Moto, in arrivo il nuovo provvedimento che cambia tutto. Le reazioni non si fanno attendere.
Non si placa la polemica sui prezzi delle assicurazioni. Di recente, sia per quanto riguarda le automobili che le moto, è stato rilevato un rialzo dei prezzi, causato non solo dall’inflazione che negli ultimi tempi ha portato rincari in praticamente ogni settore ma anche dagli strascichi della pandemia. Il numero di incidenti infatti durante il biennio in cui la mobilità è stata frenata dal covid erano calati in maniera considerevole, avendo un effetto anche sul premio di assicurazione. Con il ritorno alla mobilità, i numeri sono tornati a crescere, facendo lievitare anche i premi di assicurazione.
Nell’ultimo periodo però la situazione sembra essere sfuggita di mano, tanto che molte associazioni a tutela dei cittadini sono scesi in campo chiedendo maggiori controlli sulla questione, ritenendo che l’aumento dei prezzi non fosse giustificabile dalle circostanze. Diverse misure sono state prese in modo da incentivare la concorrenza e far si che automobilisti e motociclisti potessero scegliere senza intoppi o freni la migliore opzione per loro dal punto di vista economico e del servizio e eventualmente cambiare agevolmente la propria compagnia. Adesso un nuovo provvedimento tratta nuovamente la questione.
Come si legge su assinews, è terminata la pubblica consultazione che riguarda il documento n. 4/2024 sulle integrazioni al Regolamento IVASS n. 36 del 28 febbraio del 2017 in merito all’indagine sui prezzi effettivi dell’assicurazione per motocicli e ciclomotori. Il Provvedimento IVASS n. 135/2023 aveva previsto l’obbligo di trasmissione a partire dal 1° ottobre 2024 delle informazioni sui prezzi dell’assicurazione, come avviene per le auto.
Per la fase di consultazione il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni ha presentato tre segnalazioni su questo provvedimento che sono state analizzate dall’IVASS (istituto per la vigilanza sulle assicurazioni). E’ stato contestato il fatto che i contratti assicurativi intendano in modo differente il concetto di “guida esperta” e chiesto maggiori indicazioni in tal senso. IVASS dal canto suo ha giustificato l’approssimazione con la necessità di semplificare e ha dunque risposto negativamente alla richiesta.
Il sindacato avrebbe voluto poi sapere a quanto ammontava lo sconto distribuito alla clientela dagli intermediari tramite la flessibilità tariffaria per avere maggiore trasparenza e dividerlo dalla cosiddetta “scontistica tecnica”, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. L’IVASS ha invece aperto a riesaminare il futuro la richiesta di conoscere le provvigioni riconosciute agli intermediari in base al loro ruolo e alla loro posizione per poter facilitare i cittadini nella scelta dell’operatore al quale rivolgersi. Il Provvedimento 150, dunque, è adesso ufficialmente entrato i vigore