Questo modello ha fatto la storia delle due ruote | Quanti ricordi!

E’ da poco tornata sul mercato una moto italiana di fine anni ’60 capace di fare la storia. Tutti i dettagli.

L’ultima versione è stata presentata nel 2022 con diverse opzioni per quanto riguarda la cilindrata: dalla 125, alla 250, dalla 500 per finire alla 700 bicilindrica.

La moto di cui parleremo è stilosa, curata nei dettagli e facilmente guidabile. Un mix che la rende unica nel suo genere, a dispetto delle molteplici criticità incontrate dal suo costruttore, costretto addirittura a più passaggi di proprietà.

Moto storica italiana ancora in vendita aggiornata
Una moto storica torna sul mercato – Nextmoto.it

Già perché la Fantic Motor, nata a Barzago nel 1968 ha dapprima vissuto un boom e poi all’improvviso, al principio degli anni ’80, con l’aumento dei prezzi delle due ruote a motore ha iniziato a perdere i colpi malgrado i buoni risultati nelle competizioni le stessero facendo buona pubblicità. Un  declino progressivo il suo, che nel 1997 portò alla chiusura.

Nel 2003, l’imprenditore Federico Fregnan, che di professione si occupa di macchine da caffè, si interessa del triste destino del brand e lo acquista.  Nel 2006 dal quartier generale di Dosson di Casier esce il primo esemplare della nuova era: un cinquantino da enduro, perfetto anche per il 14enni.  Due sono le varianti lanciate: la Casa e la Competizione, molto diverse tra di loro a partire dal propulsore utilizzato.

Non avete ancora capito a quale bolide ci riferiamo? Adesso lo scoprirete.

Fa parte della storia italiana, ecco la moto mai dimenticata

La motocicletta al centro del nostro racconto è la Caballero, voluta dalla famiglia Agrati- Garelli, con una strizzatina d’occhio agli States.

In apparenza indirizzato ai teenager, in realtà ha grosse ambizioni. L’impostazione è quella di un veicolo muscolare, da off-road, molto alta da terra, fornita di parafanghi altrettanto elevati e da ruote tassellate.

Il nome è già un programma. Si dice che sia nato dalla passione di uno dei suoi creatori, Henry Keppel, per le sigarette olandesi Caballero.  L’unità motrice è italiana. Si tratta di un Minarelli a due tempi. Nei suoi primi passi viene immessa sul mercato ad un costo decisamente interessante e per farla conoscere in maniera capillare viene dato avvio ad una campagna pubblicitaria aggressiva.

Nel 1971 arriva il primo aggiornamento di peso, con la produzione in doppia versione, a quattro e sei marce, ancora una volta con motore bolognese. Disponibile in due colorazioni, entra subito nel cuore di tutti vendendo molto anche tra i giovanissimi. L’unico handicap sta nella limitazione dei terreni su cui si può esprimere a causa dei cerchi in acciaio, delle sospensioni con escursione ridotta e dei parafanghi in metallo facilmente danneggiabili.

Caballero, caratteristiche tecniche
Caballero, la moto mai dimenticata dagli italiani (Press Media) – Nextmoto.it

Gli anni ’70 vedono la Casa lecchese fare ancora successo e rilasciare nuove novità, assieme all’impegno nelle gare. Come detto, però, le coppe ottenute non servono. I rincari allontanano il pubblico e fanno tramontare il sogno.

Le vicende accennate portano a momenti di luce e ombra, per cui nel 2011 esce la Fantic Caballero TZ, una enduro basata sulla Gas Gas, con propulsore iberico che vuole ridare brio ad un costruttore in calando.

Nel 2014 con il subentro del gruppo VeNetWork, cambia nuovamente tutto. L’anima racing scompare. Restano però alcuni dettagli estetici come il serbatoio metallico a goccia, la sella allungata e il fanale anteriore tondeggiante.

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