Le regole che si stanno delineando con l’aggiornamento del Codice della Strada comporteranno un cambiamento inaspettato: non vedremo più questi scooter per strada.
I primi dettagli che emergono circa la rivisitazione del Codice della Strada fanno supporre che per le aziende produttrici dei mezzi a quattro e due ruote avvedranno dei cambiamenti. Alcune categorie di mezzi usciranno fuori dal mercato, poiché non più utili e quindi poco vendibili. Ad esempio, si prevede il via libera per gli scooter 125 di circolare in autostrada, quindi per gli italiani potrebbe essere in procinto di giungere una notizia circa una motorizzazione quasi del tutto nostrana.
Si tratta degli scooter 150 cc, una “specialità” italiana poiché un’alternativa nostrana, siccome ad oggi è l’unico paese in Europa che non consente ai 125 cc di accedere alle tangenziali e alle autostrade, nonostante siano i due ruote più usati nel circuito urbano e immediatamente extraurbano. Siccome questa regola considerata obsoleta sta per sparire dal Codice della Strada, la cui approvazione è prevista per l’estate del 2024, ben presto non sarà più necessaria la “taglia intermedia” di 150 cc.
Le modifiche apportate alle norme consentiranno a coloro che sono maggiorenni di guidare per tutte le strade veicoli superiori a 120 cc o 6kW, in caso di mezzi elettrici. Ovviamente non è ancora una svolta ufficiale, ma è in arrivo per cui i produttori di scooter non intendono farsi cogliere di sorpresa e organizzano già i cambi nella produzione.
Verosimilmente non saranno più costruiti e venduti gli scooter da 150 cc, che permettevano a coloro che sono in possesso di patente A2 o B di circolare sia in città sia in autostrada per brevi tragitti. Non avrebbero più senso e infatti sono prodotti ad oggi solo per l’Italia e la differenza di cubatura è davvero minima. William Armuzzi, general manager di Honda Italia, ne ha parlato, confermando la probabile inutile di continuare produrli ma non è una decisione presa, poiché “il 150 ha infatti quasi 4 cavalli di potenza in più, i clienti sarebbero disposti a rinunciarvi?”.
Potrebbe essere una decisione da rimandare al medio-lungo periodo, dopo aver compreso il reale impatto delle nuove regole del Codice della Strada. Riccardo Tosi, Head of 2W Product Development del Gruppo Piaggio, infatti ha dichiarato alla stampa: “È probabile che i modelli 150 cc diminuiranno un po’ i loro volumi ma rimarranno in gamma, perché offrono prestazioni leggermente superiori con un prezzo assolutamente simile a quello dell’omologo modello 125″. Infine, secondo Stefano Gianotti di Padana Sviluppo sarà l’industria ad avere la parola finale, poiché “i costi di omologazione crescenti, con l’arrivo dell’Euro5+, renderanno antieconomico immettere sul mercato i 150 cc”.