Ci sono veicoli capaci di segnare davvero una generazione intera. Così è stato anche per questi modelli degli anni novanta.
Non è sempre così, ma diciamo che in linea di massima esistono dei veicoli capaci di segnare una vera e propria era, un decennio o un anno intero. Gli scooter, quelli che vedremo oggi in particolare, ci sono di certo riusciti negli anni novanta. Nell’ultima decade del ventesimo secolo, infatti, sono approdati sul mercato motociclistico dei modelli a dir poco amatissimi. Dai più giovani, certo, ma non solo.
In alcuni casi, verosimilmente, in tanti si ricorderanno di averli guidati; e se non lo hanno fatto, anche solo di sfuggita li avranno notati in strada. Ecco perché, dunque, oggi faremo una specie di ritorno al passato. Per ricordare alcuni dei veicoli più iconici degli anni ’90. Qualcuno magari si commuoverà a rivedere certi modelli, altri si rinfrescheranno la memoria. In ogni caso, si spera, sarà un viaggio davvero spettacolare.
Anni ’90, scooter e non hai bisogno di altro: Piaggio e Peugeot protagonisti
Anni ’90, che gioia per moltissimi adolescenti. Anche grazie ad un brand italiano a dir poco glorioso: la Piaggio. La madre della Vespa realizza a partire dal 1992 lo scooter chiamato Zip. I principali componenti di tale modello erano prodotti a Pontedera, mentre l’assemblaggio finale del motorino avveniva in Spagna per essere poi distribuito in tutta Europa. Lo Zip era raffreddato ad aria e dotato di forcella telescopica e due freni a tamburo. Nel 1993 venne il momento di una versione dotata di freno a disco anteriore.
Dal 1995 al 1999 è stato realizzato da Gilera sotto il nome Easy Moving. Fu comunque un successo notevole, sia per la sua semplicità che per il periodo d’oro che stavano riscontrando gli scooter. Anche un altro modello, pur essendo meno noto di altri suoi rivali, fu un ottima produzione degli anni ’90; parliamo del Peugeot Rapido, uno scooter costruito dall’omonima azienda e dotato di 49cc di cilindrata. Aveva una velocità massima di 50 chilometri orari, in linea con gli altri ‘cinquantini’ dell’epoca.
Dal Malaguti al Booster: lo show continua
Ma il bello, per quanto riguarda gli anni ’90, non finisce di certo qui. Come non menzionare infatti il Malaguti Phantom, prodotto dal 1993 al 2011 in quasi mezzo milione di unità dalla Malaguti. Non mancò il successo, soprattutto grazie ai clienti più giovani e nonostante il confronto di Booster o Aerox della Yamaha. Nella sua versione più massiccia, di poco superava i 100 chilogrammi. Fu presentato al Salone di Milano nel 1993, con la produzione partita alla fine del solito anno.
Nel 2003 ne venne pure realizzata una versione speciale chiamata Capirez e dedicata alla Ducati Desmosedici di Loris Capirossi in MotoGP. Un modello che non troppo tempo fa apparteneva alla leggenda della Sbk Carl Fogarty (l’F12 Phantom). E’ cambiato nel corso degli anni, ma non nella sostanza. Del resto, il successo raggiunto parla quasi da solo.
Anche un altro scooter ottenne molte soddisfazioni nel corso del tempo. Parliamo dell’MBK Booster; o Yamaha BW’s, che alla fine della fiera sono due identici modelli di scooter. Entrambi dotati di motori raffreddati ad aria da 50 a 125 centimetri cubi, furono progettati da Yamaha.
In poco più di vent’anni vendettero due milioni di esemplari godendo inoltre di enorme popolarità in tutto il mondo. Principalmente, guarda un po’, negli anni novanta. Pensato per un pubblico giovane, era un motorino divertente, sportivo, dinamico e perfetto per muoversi in città.