Il 2024 è ormai alle porte. Quali moto dobbiamo aspettarci per il nuovo anno e quali i modelli per chi ama l’avventura.
Quando il 2023 è agli sgoccioli le Case produttrici di moto, cominciano a svelare le loro carte per la nuova stagione. A fronte di una grande spinta propulsiva del settore, che a novembre ha visto un +1,8% rispetto allo stesso mese del 2022 e nel complesso è cresciuto del 16,07%.
A riscuotere successo non solo i grandi classici, ma anche i modelli appena usciti. Un motivo in più per guardare con ottimismo all’annata che sta per partire. Ma veniamo a quelle che saranno le novità più interessanti e che riguardano il segmento crossover e adventure. Per gli amanti del genere e dell’italianità c’è la buona notizia che molte delle uscite verranno proprio dal Bel Paese.
Moto 2024, quali non bisogna farsi scappare
Cominciamo dalla Moto Morini X-Cape 1200. Ricollegandoci al discorso appena fatto, anche in questo caso il plus è rappresentato dal forte legame con il territorio, infatti l’anima pulsante di questa due ruote è stata sviluppata interamente in patria. Si tratta di un bicilindrico a V, capace di sprigionare fino a 125 cv, in conformità con il regolamento Euro 5+. Molta la dotazione elettronica presente: dal controllo di crociera, al cambio assistito, dal controllo di trazione, all’ABC, al monitoraggio dell’angolo cieco. Le mappe di cui dispone sono quattro e permettono di gestire il motore come meglio si crede, in base alle proprie esigenze. La connettività è assicurata da un display da 7 pollici, con Bluetooth e navigatore integrato. Particolare attenzione è stata volta all’illuminazione, con luci, potenti, che agevolano l’ingresso curva nelle ore serali. Degna di nota la carrozzeria progettata in modo da far fluire il calore lontano dal conducente.
Per averla bisognerà aspettare tutto l’anno venturo e il costo non sarà esattamente da niente essendo attorno ai 30mila euro. E’ la LXP Orioli di MV Agusta, una moto celebrativa che ricorda i quattro successi dell’omonimo Edi alla Parigi-Dakar. Realizzata alla base di Varese, vanta un tre cilindri da 931 cc da 124 cv a 10mila giri. Versatile, si muove alla perfezione sia su asfalto, sia su sterrato. Il peso è uno dei suoi punti di forza essendo di appena 57 kg. Lo schermo sul cruscotto è da 7 pollici e ogni operazione può essere compiuta via app MV ride.
Usciamo dall’Italia per saltare in Germania. Per la nuova BMW F900 GS bisognerà aspettare pochissimo. Dall’aspetto da off-road, sfoggia un propulsore potenziato fino a 105 cv. Il restyling ha toccato la coda, accorciata e rivista nella forma. Per alleggerirla di 14 kg, è stato modificato anche il serbatoio.
Ha fatto il suo debutto in pubblico nel recente EICMA di Rho-Fiera. E’ la Kove 800 X, lanciata in tre varianti: la Adventure, la Adventure Pro e la Rally. A spingerla un bicilindrico da 799 cc con raffreddamento a liquido per un totale di 97 cv e una coppia massima di 80 Nm. Lo chassis è in acciaio, mentre il forcellone è in alluminio. Il costo oscilla tra i 10mila e i 13mila euro.
Chiudiamo con la Guzzi Stelvio, anch’essa presentata a Milano. Dalla struttura robusta e compatta, è provvista di un’unità motrice V-Twin da 1.042 cc da 115 cv e 105 Nm di coppia. Il serbatoio può contenere fino a 21 litri di carburante per un’autonomia dichiarata di 400 km con il pieno. I cerchi sono a raggi tubeless, l’illuminazione a LED. Tra gli ADAS citiamo il cruise control, il traction control e l’ABS. Cinque invece, le modalità di guida, off-road compresa. Tra gli accessori abbiamo le selle riscaldate, il parabrezza regolabile elettricamente, un bauletto da 52 litri e due borse laterali.