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Queste moto hanno fatto la storia, solo i veri appassionati le ricorderanno tutte: c’è anche un’italiana

Ci sono delle moto che sono rimaste nella mente e nel cuore di tutti gli appassionati. Ecco alcuni dei modelli più amati.

Hanno una trentina di anni alle spalle, eppure esercitano ancora un certo fascino. Sono le moto che pur non avendo tutti gli ausili tecnologici di quelle a cui siamo abituati o non essendo particolarmente curate nell’estetica, hanno lasciato il segno e continuano ad essere apprezzate. I primi anni ’90, in particolare il 1993 fu particolarmente prolifico per le due ruote, anche se alla fine venne riscontrato un calo del 26% delle vendite.

Moto anni ’90 mai dimenticate -Nextmoto.it

La storia ci insegna che non tutto quello che in apparenza e in un primo momento non dà riscontri positiva, sia effettivamente scadente. Nel nostro caso le motociclette prodotte in quel periodo si dimostreranno successivamente una mossa vincente.  Vi starete chiedendo a quali esemplari ci stiamo riferendo. Bene, adesso avrete la risposta.

La moto che hanno fatto la storia, la top 4 delle più amate

Partiamo dalla BMW GS. Il ’93 è l’anno della R11o0GS. Dotata di un bicilindrico boxer da 1085 cc, vedeva il debutto delle quattro valvole per cilindro. Va sottolineato che non fu una novità assoluta visto che il propulsore era stato utilizzato già sulla R1100RS. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma la GS continua ad esistere, tanto che siamo giunti al numero 1300, e a rappresentare le due ruote da enduro e turismo.

Dalla Germania all’Italia il passo è breve. In questo caso parliamo della Ducati Monster. Entrata presto nel cuore dei centauri, per le sue prime 30 primavere è stata celebrata con un’edizione speciale. E’ a questo modello che si deve l’affermazione del marchio di Borgo Panigale tra le naked.  Si trattò di un salto nel vuoto, visto che la Casa italiana era abituata al design sportivo, ma il primo tentativo fu ben riuscito grazie a linee puliti, ma attraenti. In particolare spiccavano gli scarichi dalle dimensioni importanti posti lateralmente e il loro color alluminio.  Una chicca era rappresentata dalla sella per il passeggero foderata in alcantara per migliorare la stabilità in fase di accelerazione.

Dall’Inghilterra arrivava  un’altra naked, ossia la Triumph Speed Triple. Fornita di tre cilindri da 955 cc di cilindrata e 106 cv, presentava un dettaglio fuori dal comune. La ruota posteriore da 19 pollici per assicurare la massima stabilità nei cambi di direzione più rapidi. A progettarla fu Carlo Talamo sulla scia della Daytona 900, ma in stile sportivo-vintage. A distanza di tanto tempo è ancora presente a listino, anche se pesantemente rivista. Nello specifico l’unità motrice ha raggiunto quota 1200 cc, per 180 cv.

La Ducati 916 tra le moto anni ’90 più amate (Ducati Press Media) – Nextmoto.it

Chiudiamo con un altra Rossa, la 916. A disegnarla fu Massimo Tamburini e la sua fu una vera e propria rivoluzione. Nata come super sportiva abbandonò molte delle peculiarità del segmento, a partire dai fari quadrati, per finire al cupolone. Tra le novità che seppe introdurre citiamo la colorazione pastello che poi verrà adottata in maniera massiccia per tutto il resto del decennio. Per curiosità aggiungiamo che venne presentata alla vecchia Fiera di Milano della zona Portello, oggi nota ai più per il quartiere di City Life nelle vicinanze.