Solo pochi esperti riusciranno a riconoscere l’incredibile dettaglio presente in questa motocicletta. Un qualcosa di unico al mondo
Partiamo dal fatto che stiamo parlando di un prototipo creato come una sfida interessante atta a superare la conoscenza che si aveva al tempo nel settore motociclistico. I progettisti hanno lavorato su questa idea per un lungo periodo, andando anche incontro ad una crisi energetica che ha minato la loro attività.
Il risultato finale è stato quello di montare su una moto un dettaglio del tutto particolare e che solamente gli occhi più esperti possono percepire. Questo tipo di elemento è andato a dare vita ad un esemplare unico nel suo genere, anche se il tempo e il fato hanno avuto il loro peso in questa incredibile storia. Era il lontano 1974 quando il signor Takarabe divenne il responsabile di un progetto che andava a superare tutti i limiti della conoscenza del settore fino a quel momento.
Erano gli anni della crisi petrolifera iniziata nel 1973, quelli che videro il prezzo del greggio schizzare alle stelle e, quindi, capaci di obbligare diverse persone a doversi spostare a piedi. Queste dinamiche non potevano che andare a inficiare sul regolare svolgimento del lavoro fatto dalle imprese, cosa che è avvenuta anche con il progetto di Takarabe.
Nel 1974 il prototipo è stato testato, con tanto di corsa di prova sul circuito di Yatabe. In quel contesto la motocicletta, una Kawasaki denominata X-99, mostrò una buona fluidità e una riduzione di vibrazioni a rispetto degli altri modelli. Questo era dovuto ad un motore di tipo rotoante montato su di essa, una dei pochissimi esemplari che ne hanno ospitato uno.
Ma vi erano diversi problemi emersi dal test di prova, come ad esempio quelli riguardanti il rumore meccanico quando il mezzo era a bassi regimi, la frenata debole del motore e alcuni problemi di calore, quindi dovuti al raffreddamento. In più, il consumo del carburante è stato di gran lunga peggiore di quanto ci si aspettasse, il che non poteva essere di buon presagio di fronte alla crisi petrolifera.
Il motore rotoante era in grado di poter erogare una potenza massima pari a 87,8 CV e possedeva una coppia di 10,78 kgf-m. Il telaio montato sulla Kawasaki X-99 andava ad utilizzare la tecnologia usata dalla più che rispettata Z1. L’aumento dei prezzi del petrolio, però, ha portato a rivalutare il progetto, il quale è stato sospeso nel 1975, cosa che non ha permesso a Takarabe di superare tutti i record del settore riguardanti la potenza presente sulle moto in commercio durante quel periodo.