È una di quelle moto che ha fatto sognare un’intera generazione. Robusta, affidabile e pronta a tutto, ancora oggi fa girare la testa agli appassionati delle due ruote.
Erano gli anni in cui le moto dovevano saper fare tutto. E la Honda XL lo faceva davvero. Dal tragitto casa-lavoro alle gite fuoriporta, dalle strade bianche ai sentieri più impervi. Una moto senza troppi fronzoli, costruita come si deve, che non ti lasciava mai a piedi.
Come quelle vecchie radio che funzionano ancora dopo trent’anni, la XL è stata la fedele compagna di viaggio per migliaia di motociclisti. Una leggenda che ha attraversato tutti gli anni 80, e che tutti gli appassionati ricordano con affetto. Vale la pena di scoprirla nei dettagli.
Dal garage alla leggenda
Tutto inizia nel 1979, quando Honda decide di sfidare la Yamaha XT sul suo terreno. Il primo modello monta un motore da 498cc che spinge come un mulo, con 34 cavalli sempre pronti a scattare. La ruota anteriore da 23 pollici la fa sembrare un po’ strana, ma in fuoristrada quella soluzione si rivela vincente.
Nel 1983 arriva la svolta: nasce la 600, una moto completamente ripensata. Il motore cresce fino a 589cc e i cavalli salgono a 42. Via il vecchio tamburo, arriva finalmente il freno a disco. La vera rivoluzione però è del 1985, quando debutta la versione LM. Un bestione con un serbatoio da 28 litri che sembra non finire mai, il motore dipinto di rosso come le moto da corsa e finalmente l’avviamento elettrico. Addio al calcio per metterla in moto, una bella comodità soprattutto quando si è carichi di bagagli.
Chi oggi cerca una XL usata ha l’imbarazzo della scelta. Le più ambite sono le Paris-Dakar, ma costano un occhio della testa. Per l’uso quotidiano meglio puntare su una 600 con il freno a disco: va dappertutto e non tradisce mai. Certo, qualche difettuccio c’è: la testa può perdere un po’ d’olio e i consumi di lubrificante sono generosi. Come dicono i vecchi possessori, “beve più olio che benzina”. Non è proprio vero, ma ci va vicino.
Ma sono piccoli nei in confronto alla sua affidabilità. È una moto costruita per durare. I pezzi di ricambio si trovano ancora facilmente e la meccanica è così semplice che anche un principiante può fare la manutenzione base. Non ha elettronica sofisticata che può dare problemi, solo buona meccanica vecchio stile.
La XL è stata molto più di una semplice moto. Ha rappresentato la libertà per tanti giovani degli anni ’80, ha accompagnato al lavoro migliaia di pendolari, ha fatto scoprire il fuoristrada a chi non poteva permettersi moto più specialistiche. E ancora oggi, quando ne vedi una per strada, non puoi fare a meno di girarsi a guardarla. Come quelle vecchie conoscenze che rivedi dopo tanto tempo e ti fanno tornare il sorriso.