Tra le crossover più conosciute c’è la Honda Transalp, che è tra le più imitate. E sul mercato c’è una nuova rivale.
Tra le moto mitiche, che hanno fatto la storia, c’è di sicuro la Honda Transalp, la madre di tutte le crossover. Nata nel 1987, è stata sul mercato fino al 2013 e, dopo l’esordio come prototipo con un motore da 500 cm cubici, è andata in produzione sia con motori 600 che 650, 700 e 750. Una meraviglia di tecnica, che faceva della guidabilità su ogni tipo di terreno la sua caratteristica principale. Ma che ora è tornata a vivere per rinverdire i fasti del passato.
Oggi ha forme che ricordano quella di un tempo ma telaisticamente e anche dal punto di vista del propulsore è decisamente diversa, e con orgoglio possiamo anche dire che il design di questo gioiello è dell’italiano Valerio Aiello. Oggi però la sua leadership nel segmento è messa a serio rischio da un’altra moto, che sta sempre più, generazione dopo generazione, conquistando una fetta importante di pubblico. Parliamo della Suzuki V-Strom 800 DE.
Suzuki insidia la Honda Transalp
Se la Honda Transalp evoca i mitici modelli che hanno trionfato alla Parigi-Dakar, anche la variante Suzuki non è da meno. Linee aggressive e decisamente più sportive, ma con un tocco di eleganza. Si distingue innanzitutto per il suo faro anteriore a LED che offre una eccellente visibilità, ma anche per le barre paramotore e altri particolari che ne accentuano la vocazione off-road.
Il cuore è un bicilindrico parallelo di 776 cc e da 84 CV a 8500 giri/min, che riesce a dare una risposta rapida in ogni condizione, sia che ci si muova su strada che sullo sterrato o in altri fondi difficili. Ottimo anche il cambio a 6 velocità, preciso e che consente di sfruttare al meglio la potenza che si ha fra le mani. Rinnovata per rispondere ancora meglio alla normativa Euro 5, ha un consumo di carburante anche ridotto per il segmento, con 4,4 litri/100 km.
La ciclistica poi è davvero all’avanguardia, con una forcella telescopica Showa a steli rovesciati regolabile e un monoammortizzatore Showa a leveraggio progressivo regolabile, che rendono questa moto decisamente piacevole da guidare su qualsiasi superficie.
Tra gli accessori, ci sono i bauletti in alluminio di varie dimensioni e borse laterali in alluminio, che riescono ad adattarsi perfettamente all’estetica della moto senza renderla troppo mastodontica. Tra le chicche anche una base maggiorata per cavalletto, che riesce a dare maggiore stabilità su diversi tipi di terreno. Disponibile in tre colorazioni (Giallo Petra, Verde Lisbona e Bianco Oslo), parte da 11.500 euro.
