Negli anni ’90 questa moto era apprezzatissima: oggi è un vero e proprio cimelio per collezionisti che ha un prezzo clamoroso
Le moto, spesso quelle più “datate” sono anche le più ricercate ed ambite dai collezionisti pronti a mettere le mani su bveri e propri cimeli anche spendendo cifre folli, fuori dall’ordinario. Uno degli esempi lampanti è dato dalla Vespa: avete presente quella del film “Vacanze Romane”? Ecco, provate a cercarne qualcuna in vendita e, se siste proprio così fortunati, leggete anche il prezzo.
Esatto, vale più di una berlina media, eppure trattasi di una due ruote di 70 anni fa. Peggio ancora se la moto in questione non solo è “datata” ma ha anche un palmares di tutto rispetto, fatto di grande vittorie. Ed è proprio il caso di questa duoe ruote che addirittura è stata nominata la “regina del Deserto” per le vittorie nella Parigi-Dakar del 1990 e del 1994, quando la manifestazione ancora partiva dall’Europa per poi terminare la sua corsa proprio in Senegal.
In quegli anni questa moto era ricercatissima, soprattutto dai più esigenti alla guida. Il riferimento, per chi non l’avesse capito ancora, è alla Cagiva Elefant, una moto che è stata prodotta per ben 14 anni, a d evidenziare il grande successo ottenuto.
La Cagiva Elefant era una moto versatile che ancora oggi è molto ricercata dai collezionisti, con un valore che ogni anno cresce sempre più. Inizialmente, nel 1983 l’anno del suo lancio come prototipo, montava un propulsore due cilindri Ducati da 750 cc ruotato all’indietro di 180° in modo da montare l’ammortizzatore in posizione verticale.
Nell’84 la cilindrata è scesa a 650 cc mente la commercializzazione della moto di serie è nelle cilindrate 350 e 650 a cui si affiancano la 125 e la 200. Alla Parigi-Dakar prende parte a partire dal 1986 e, come ricordato in precedenza, vince ben due edizioni della celebre corsa a tappe. Nel ’90 cinque le vittorie di tappa per la Elefant che arriva a montare un propulsore da 904 cc prima e 944 poi.
Per quanto riguarda la versione stradale, dal 1985 al 1989 viene commercializzata la moto nella versione 650 che diventa 750 nel 1987 con una potenza che arriva a 60 cavalli dai 52 iniziali. Nel 1990 arriva anche la moto con motore 904 cc derivante dalla Ducati 900SS con cambio a cinque marce. Un nuovo ulteriore upgrade arriva nel 1993 con il cambio a sei marce, l’iniezione sostituita da carburatori a depressione Mikuni da 38 mm e la frzione con comando passante all’interno dell’albero primario. Nel ’94 la moto sale a 944 cc.
La produzione termina nel 1998 anche per colpa delle acque agitate dal punto di vista finanziario della Cagiva. La moto, come dicevamo, è ancora ricercata dai collezionisti: una maxienduro che ha buone prestazioni del motore Ducati bicilindrico che è anche robusto. I punti deboli sono la frenata, lo scarico pesante che scalda molto e l’impianto elettrico che qualche problema lo crea.