Il costo non è certo quello di una ‘semplice’ moto: questo bolide è un vero missile e in pista può addirittura imbarazzare una Ferrari. Ecco tutto svelato, raggiunge velocità da capogiro
Gli appassionati di motori e delle due ruote lo sanno benissimo. Ci sono moto e moto, e alcune di queste sono dei veri e propri bolidi. Mezzi velocissimi, capaci di regalare momenti di puro panico (quello positivo, si fa per dire) quando si scende in pista. Mezzi che non costano certo come uno scooter o come una moto di fascia media, ma che hanno un prezzo più che giustificato se si guarda al blasone e alle prestazioni che riescono a scatenare.
Ne è un esempio in piena regola la stupenda creatura made in Bavaria, targata BMW. Gli appassionati avranno già capito di cosa e di quale vettura stiamo parlando. Una vettura capace di girare in pista ad oltre 300 km/h e capace persino di danzare tra le curve del Mugello a 270 km/h sul bagnato. Insomma, prestazioni che riuscirebbero a mettere in imbarazzo persino una Ferrari o una qualsiasi supercar nata e concepita per la pista. Dopotutto, quando si analizza una BMW M 1000 RR non si può fare altro che a tenere la mascella spalancata.
Dando un’occhiata alla seconda generazione di quella che può essere definita come una delle superbike più performanti di sempre, i numeri parlano da soli. Una potenza di 212 CV, grazie ad un motore quattro cilindri in linea da 999 centimetri cubi, ed una ciclistica come ce ne sono pochissime disponibili sul mercato. La moto si muove come una lama tra le curve, grazie anche ad un comparto sospensioni top di gamma. Imponente, poi, l’elettronica, capace di correggere e rendere il missile di BMW ‘facilmente’ guidabile persino in condizioni non ottimali.
A colpire, inoltre, è anche e soprattutto la stabilità. Merito di una ciclistica ispirata alle MotoGP e merito delle vistosissime ali piazzate sulla carena anteriore, che aumentano la deportanza e l’aderenza con l’aumentare della velocità. Velocità massima fissata a 314 km/h e che è possibile assaggiare lanciando al massimo il mostro da pista di BMW. E non preoccupatevi di raggiungere certi numeri da capogiro: l’impianto frenante è di assoluto livello. All’anteriore la M 1000 RR monta un disco M da 320 millimetri, con pinze radiali Brembo a quattro pistoncini. Al posteriore, invece, un disco singolo da 220 con mordente sempre targato Brembo a due pistoncini.