Fabio Quartararo vive una stagione molto difficile a causa della crisi tecnica della Yamaha, ed ora arrivano parole dure da parte sua.
Il 2023 è senza dubbio l’anno più difficile della carriera di Fabio Quartararo, che vive una situazione di crisi estrema. Il campione del mondo 2021 ha ottenuto solamente due podi, chiudendo terzo sia ad Austin che in India, ma solamente grazie al suo grande talento e ad alcune situazioni di gara legate a cadute e problemi degli avversari. La Yamaha, infatti, non è una moto che può competere per i primi posti, e di lamentele ne sono arrivate tantissime in questa stagione.
“El Diablo” è un talento incredibile, e c’è la sensazione che sulla M1 stia perdendo gli anni più preziosi della sua carriera. Il contratto che ha firmato lo scorso anno lo legherà alla Yamaha sino alla fine del 2024, e c’è la sensazione che la prossima stagione possa diventare decisiva per il suo futuro.
Se non dovessero esserci i progressi in cui spera, Quartararo potrebbe lasciare la Yamaha, andando a caccia di un’alternativa. Una delle possibilità potrebbe essere l’Aprilia, visto che Aleix Espargarò è fortemente candidato al ritiro dopo la scadenza del suo contratto.
Tuttavia, dopo aver visto Marc Marquez lasciare la Honda per il Gresini Racing non dobbiamo sorprenderci più di nulla, neanche di vedere un Fabio cercare un posto in un team privato per andare a guidare una Ducati. Nel frattempo, l’ex campione del mondo si concentra su sé stesso.
Quartararo, ecco cosa ha pensato ad inizio anno
In un’intervista riportata da “Motosan“, Fabio Quartararo ha parlato dei problemi della Yamaha, una moto che ormai soffre in tutte le condizioni. Telaio ed aerodinamica sono diventati dei punti deboli, e non c’è più neanche una singola condizione in cui questa moto eccelle rispetto alle altre.
Ecco le sue parole: “Ci sono delle cose che non si vedono dalle telecamere. Ad esempio, Martin era 10 km/h più veloce di me in India, ed in quel caso è più facile superare ed essere competitivo. Inoltre, anche il grip e l’aerodinamica sono cose che non si possono apprezzare dalla TV, ma che in pista fanno la differenza“.
Quartararo si è lamentato di vari aspetti della sua M1, con la top speed che è solo una parte del problema: “La velocità di punta non c’è, ma il problema non è solo quello. Quattro anni fa il nostro telaio faceva la differenza, ma adesso ciò non succede più. Sull’aerodinamica, il grip ed i dispositivi vari non ci siamo, ci sono almeno 4-5 cose in cui siamo peggiori rispetto ai nostri avversari più diretti“.
Fabio ha poi fatto un’affermazione davvero insolita riguardo al suo potenziale: “All’inizio dell’anno ero arrivato a dubitare anche del mio talento, ma poi ho capito che non era colpa mia. In India è stata una sensazione molto bella tornare sul podio, ma dobbiamo pensare al futuro e la Yamaha deve essere meno conservativa. Dobbiamo correre più rischi per tornare ad essere competitivi“.