Il mondiale MotoGP è partito con una grande novità ma non tutti i piloti hanno gradito: Fabio Quarataro amareggiato lancia l’allarme
Con il Gran Premio del Portogallo la MotoGP è entrata in una nuova era, ma non tutti hanno gradito la svolta. Come Fabio Quartararo che si aspettava un inizio di stagione decisamente diverso dopo i test e le prime prove. Invece il francese si ritrova ad inseguire e ha già capito che la stagione non sarà facile.
La prima Sprint Race dell’anno al pubblico è piaciuta molto perché il format della gara corta porta i piloti a rischiare doi più, soprattutto nei primi giri, e i sorpassi sono garantiti. Ma alcuni piloti l’hanno presa fin troppo sul serio e così non sono mancati gli scontri.
Quello, assolutamente involontario, tra le Ducati di Luca Marini ed Enea Bastianini è costato caro al compagni di Pecco Bagnaia che dovrà saltare almeno due gare. Quello invece tra Quartararo e la Honda HRC di Joan Mir ha provocato la caduta dello spagnolo e ha costretto il francese ad una rimonta chiusa solo al decimo posto, quindi senza punti.
Quartararo lancia l’allarme, quello che è successo in Portogallo non gli piace
A fine gara il vice campione del mondo ha abbozzato un sorriso ma è parso visibilmente contrariato per come era andata la giornata. In effetti è stato un sabato da dimenticare in fretta, perché fin dalle Qualifiche del mattino la Yamaha Monster ha dovuto inseguire.
In prima fila, nella Sprint come nel Gran Premio, Marc Marquez che ha sfruttato alla grande la scia di Enea Bastianini come ha ammesso lui stesso. E poi Francesco Bagnaia per questione di millesimi e l’altra Ducati di Jorge Martin. E nelle prime tre file KTM, Aprilia, tante Ducati ma nessuna Yamaha. La prima è la sua, desolatamente undicesimo.
Così già nella Sprint è stato costretto a rimontare fin dal via e si è reso conto in prima persona di quello che significherà dover battagliare all’arma bianca per tutto l’anno. Il format costringe tutti i piloti a rischiare, ma forse c’è qualcuno che lo sta facendo troppo.
Una denuncia che l’ex campione del mondo ha voluto lanciare subito, intervistato da the-race.com: “Sono convinto che presto ci sarà un grande incidente, questa è una giungla e non siamo in macchina. Siamo su moto che a volte reagiscono in un modo difficile da controllare. Oggi sembrava che il primo giro fosse l’ultimo”.
La soluzione? Se proprio Dorna vorrà mantenere la formula di un weekend con due gare, allora meglio che siano entrambi di una distanza standard, tipo 25 giri. Per i piloti e i team sarebbe una fatica doppia, ma almeno la sicurezza sarebbe salvaguardata.
Sprint Race, un pericolo in più per i piloti? Marco Bezzecchi risponde così
Le parole di Quartararo sono dettate anche dal fatto che lui, come molti altri piloti, partendo dietro è stato coinvolto in incidenti durante i primi giri, quando la bagarre è alta. Un’amarezza in più perché si è reso conto di avere un passo migliore anche di molgti tra quelli che gli sono arrivati davanti. Ma non è riuscito ad esprimerlo e così si è dovuto accontentare di un decimo posto che non gli ha portato nemmeno un pinto.
Ma gli altri piloti di MotoGP che dicono? In effetti, a parte quelli che hanno lottato per la vittoria, con Pecco Bagnaia che ha concluso davanti a tutti battendo Martin e Marc Marquez, dietro ci sono stati molti scontri.
Uno di questi, non evidenziato a sufficienza dalla regia, ha visto coinvolta la Ducati di Marco Bezzecchi e l’Aprilia di Aleix Espargarò. Il pilota romagnolo non ha gradito l’atteggiamento del collega: “In partenza Espargaró alla curva 3 ha praticamente falciato mezza griglia e mi ha fatto scendere fino al 15esimo posto. Tutti si lamentano appena fai un sorpasso, ma nella Sprint le prime tre curve sono state veramente una giungla. La prossima volta saprò come comportarmi“.