Quanto guadagna un team privato in MotoGP? Le cifre dell’accordo con Dorna sono da capogiro: rimarrete sorpresi.
Si sa che il motorsport genera profitti che sono ben al di sopra di quanto facciano altre tipologie di sport, soprattutto ai massimi livelli. In questo settore c’è una chiara classe regina che è ovviamente la Formula 1, ma con il passare del tempo l’attenzione di spettatori e media si è spostata in maniera decisa anche sulla MotoGp.
Nel periodo “Rossi”, il motociclismo è diventato uno sport seguito da un’ampia fetta di pubblico, arrivando persino ad interessare più della F1. Chiuso il ciclo del fenomeno di Tavullia, doveva cominciare l’epoca Marquez, ma dal punto di vista meramente mediatico, il fuoriclasse di Cervetera non ha mai avuto l’appeal del rivale-predecessore. Inoltre prima del ritiro di Vale, Marquez si è infortunato gravemente e non è mai più tornato quello di prima.
Le speranze della Dorna di attrarre nuovo pubblico sono dunque tutte rivolte al momento a Ducati e agli astri nascenti della casa di Borgo Panigale, tra cui quest’anno spiccano Martin e Bezzecchi. Il futuro vede invece in Pedro Acosta l’erede naturale di Marquez e Valentino, anche se il caso Quartararo impone prudenza: niente assicura infatti che il talento si tramuti in un dominio o in successi anche nella classe regina.
Problemi di marketing e di futuribilità del brand a parte, attualmente quanto guadagna un team privato che è impegnato nella MotoGp? A fornirci un quadro approssimativo su quelli che possono essere i guadagni dei team è stata la rivista sportiva ‘SpeedWeek’, sulla quale è stato pubblicato l’accordo economico quinquennale siglato con Dorna dai team privati nel 2020 e valevole per il quinquennio 2021-2026.
Quanto guadagna un team MotoGp?
Come detto non è possibile calcolare entrate derivanti da sponsor pubblicitari che sostengono la singola scuderia privata o ufficiale, ma il prospetto che vi faremo si basa solo sull’accordo economico tra i team e chi gestisce il motomondiale.
Il contratto in scadenza nel 2026 prevede che Dorna offra dai 6,5 ai 7 milioni di euro l’anno ad ogni team impegnato nel campionato, compensi che derivano dalla distribuzione dei profitti televisivi. Inoltre l’organizzazione che gestisce la competizione si occupa di fornire i pneumatici – in questo momento Michelin – e le centraline ECU standard.
Due milioni di euro è il costo che ogni team privato paga al fornitore, alla casa motociclistica che gli offre la moto, per il leasing. Inoltre ogni team deve assicurare la partecipazione a 22 Gran Premi stagionali (21 quest’anno poiché è saltato il GP del Kazakistan). Non viene più pagata invece la sessione di prove invernali, la quale non assicura a Dorna introiti pubblicitari e televisivi. Insomma dai restanti 4,8 milioni, il team deve fare uscire gli ingaggi per i piloti, quelli dei tecnici e dei dirigenti e i costi di spostamento.
Per quanto riguarda le case produttrici, oltre a ricevere i 2,2 milioni per il leasing delle moto al team satellite, riceve da Dorna 1 milione di euro per ogni moto concessa a privati. Ducati ha concesso 6 moto nelle ultime due stagioni, ma riceve sovvenzioni solo per le due concesse al team Pramac. Yamaha che quest’anno non ha schierato un team satellite, riceve da Dorna solamente 500.000 euro.
Si tratta sicuramente di cifre importanti, a cui bisognerà aggiungere i proventi degli sponsor, ma che non sono nemmeno minimamente paragonabili a quelli che ricevono i team di Formula 1. Le case e i team impegnati nel campionato automobilistico più importante al mondo, infatti, ricevono annualmente 70 milioni di euro. Cifra a cui si aggiungono dei bonus risultati, in conseguenza dei piazzamenti ottenuti nella stagione precedente.