La MotoGP è il top assoluto in termini di corse su due ruote, ed oggi vi parleremo dei loro consumi. Ecco a quanto ammontano.
Uno degli sport più seguiti ed amati al mondo è senza dubbio la MotoGP, la categoria regina delle due ruote, nella quale i rider più forti del mondo si sfidano per il titolo mondiale. In questa categoria troviamo dei veri e propri fenomeni, ma anche le migliori case costruttrici in assoluto.
Le MotoGP sono molto prestazionali, e sui rettilinei più lunghi, come quello del Mugello, sfiorano i 370 km/h di velocità massima. Parliamo di performance da sogno, ed oggi vi parleremo di quanta benzina possono consumare durante le gare. Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito.
MotoGP, ecco quanto consumano le moto
Le MotoGP sono spinte dalla benzina, e non hanno alcun sistema ibrido, differenza molto importante con la F1 e con altre categorie a quattro ruote. Nelle moto, infatti, questa tecnologia non è ancora molto applicata, anche se esiste la MotoE che invece vede scendere in pista dei prototipi ad emissioni zero, ma che nelle prestazioni sono ancora molto lontane.
Per quello che riguarda il consumo di benzina in top class, il regolamento limita la capacità del serbatoio a soli 22 litri, ma va detto che le gare, anche quelle domenicali, sono molto brevi rispetto alla F1. Per quello che riguarda le Sprint Race, la grande novità del 2023 che si corrono al sabato, ci sono solo 12 litri di benzina disponibili per squadre e piloti.
Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, una MotoGP consuma circa 18 litri ogni 100 km, e durante un GP si possono spendere circa 150 litri di benzina. Ovviamente, con il passare del tempo ci sono sempre più metodi per ottimizzare e cercare di ridurre i consumi, come con il raffreddamento del carburante prima delle gare.
Vi starete chiedendo se c’è un metodo per controllare, direttamente dalla posizione del pilota, la benzina a disposizione, e la risposta è affermativa. I piloti, infatti, possono controllare in maniera costante i consumi grazie ai dati sul dashboard, ed è in questo caso che si può gestire anche la spinta del motore.
Quando i consumi sono sotto controllo, i piloti puntano su miscele più aggressive, aumentando le mappature del motore ed ottenendo prestazioni migliori. Viceversa, quando si è più al limite o si teme qualche guasto dal punto di vista dell’affidabilità, si decide di impostare mappature più blande favorendo il risparmio di benzina. Una situazione che spesso si vede, sia nelle due ruote che nelle auto, è quella che vede protagonisti i piloti di una sosta in pista subito dopo la fine della gara.
Infatti, per le verifiche tecniche è richiesto un quantitativo minimo di benzina nel serbatoio dopo la bandiera a scacchi, pena squalifiche o sanzioni pesanti. Anche per questo motivo, le squadre devono essere molto precise con i calcoli, visto che perdere un risultato sportivo per una squalifica è sempre una doccia fredda. Speriamo di aver chiarito al meglio i vostri dubbi in merito.