Cosa può volere un campione che ha già ottenuto tutto nella vita? Un terreno di caccia domestico dove continuare a divertirsi insieme ai suoi amici. Scopriamo il Ranch di Valentino Rossi.
Il 9 volte iridato, Valentino Rossi, si è costruito un vero arem dove poter esercitarsi ogni volta che ne ha il desiderio. Un centauro ha sempre in testa i motori, anche quando appende il casco al chiodo dalle competizioni ufficiali, in realtà, continua a dare gas nella vita privata. Il Dottore è nato pilota, ha vissuto come un campione e morirà da leggenda. 
Ogni re ha il suo castello e quello di Rossi si trova a Tavullia. Nonostante sia diventato il più grande campione italiano dell’era MotoGP ha deciso di rimanere attaccato alle radici. Nel paesino di Tavullia dove è cresciuto il numero 46 ha costruito il suo impero. Il suo Ranch si trova nella provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, e ogni minimo dettaglio è concepito intorno alla figura del Dottore. I tifosi del campione farebbero carte false pur di avere la possibilità di fare un giro in un vero tempio della velocità.
Valentino Rossi è cresciuto tra le stradine di Tavullia, tra una impennata in moto e una sgasata su ape-car. Con i primi successi in 125, il figlio d’arte di Graziano era già diventato un idolo. Sempre in Aprilia arrivò il successo nella classe di mezzo nel 1999. Poi la storia, sia in classe 500 che con i prototipi 1000 cc in MotoGP, in sella alla Honda e in seguito in Yamaha. Dopo 9 mondiali la figura di Rossi, a Tavullia, è quasi mitologica.
La vastità del Ranch
Il fenomeno di Tavullia si è costruito una reggia con tanto di piste dove si diverte in compagnia dei suoi amici e piloti dell’Academy. L’abitazione è situata all’interno di un classico casale di campagna. L’interno della casa è stato arredato in modo funzionale anche per la crescita di Giulietta, nata nel 2022 dalla relazione amorosa con Francesca Sofia Novello. 
Il centauro a Tavullia si è costruito una neverland, riprendendo il concetto fanciullesco di Peter Pan, in un contesto in cui è protetto. Ha anche un autobus tutto per lui. La pista vanta circa 2 chilometri e mezzo ed è ricca di curve con raggi diversi e nomi evocativi (il Carro, la Quercia, il Fagiolo, la Berta, il Cucchiaio) e notevoli variazioni altimetriche. Ha uno scenario da film, racchiuso tra mura medievali e campi sconfinati, in una tenuta di 10 ettari (100.000 metri quadrati).
