Bruttissima notizia per tutto il mondo del motociclismo e delle due ruote: la pugnalata all’icona italiana è un duro colpo per tifosi e appassionati. Arriva l’annuncio ufficiale, ora la situazione è davvero grave
Il mondo delle due ruote in Italia è appeso al filo del rasoio. Tifosi, fan e addetti ai lavori: tutti sintonizzati per capire quello che ne sarà dell’icona italiana. L’annuncio ufficiale delle ultime ore è stato accolto come un vero terremoto e disegna i contorni di una situazione molto grave. Cosa sta succedendo?
Al centro della bufera, stavolta, c’è il futuro di MV Agusta. La storica casa produttrice made in Italy è sotto il controllo del Gruppo Pierer, lo stesso che sta attraversando la burrasca KTM e rischia di trovarsi presto con le gambe all’aria. La situazione per casa di Mattighofen è ormai ben conosciuta e apre uno squarcio preoccupante sull’avvenire di tutte le aziende controllate dal gigante delle due ruote.
Tra queste c’è anche l’iconica MV Agusta, che è stata scaricata in malissimo modo dai dirigenti del Gruppo Pierer. Una ufficialità accolta come una pugnalata al prestigiodel marchio italiano, oltre che agli operai e ai dipendenti dei rispettivi stabilimenti. I sindacati e i rappresentati della proprietà austriaco hanno avuto un confronto acceso nella giornata di lunedì, dalla quale sono arrivate pessime notizie.
Dal meeting tenutosi nella sede varesina di Confindustia, il comunicato è lapidario: MV Agusta non è più ritenuta come asset strategico per Pierer. La produzione, dunque, dovrebbe presto tornare a Schiranna, ma il 2025 rischia di essere un anno critico e delicato per il futuro dell’intera azienda italiana. Produrre oltre 3.000 molto e piazzare le attuali 2.000 in magazzino rischia di essere un processo tortuoso e costoso, difficile da autosostenere senza KTM alle spalle.
I dipendenti di MV Agusta, ora, saranno costretti ad una sola settimana lavorativa al mese e stipendi ridotti drasticamente, attraverso un piano di solidarietà all’80%. Una soluzione obbligata, ma che non fa chiarezza su quello che ne sarà dell’iconico brand nostrano.
La furia dei sindacati è arrivata chiara e tonda ai vertici del Gruppo Pierer, ma ormai siamo ad un vicolo cieco. Come diramato dalla nota di Fim Cisl dei Laghi e Fiom Cgil Varese: “[…] MV Agusta si muove con l’obiettivo di garantire stabilità e crescita nel medio-lungo termine, cercando il supporto sia delle parti sindacali che dei lavoratori”, ma lo scenario per adesso sembra plumbeo.