Questo motorino venduto da una ditta quasi sconosciuta…non ricorda forse una Ducati tra le più famose mai viste al mondo? La somiglianza è a dir poco sospetta e c’è chi si è chiesto se ci siano gli estremi per procedere per appropriazione e plagio.
Ormai lo sappiamo, non tutti i marchi hanno la voglia – e i soldi – di pagare un progettista per partire da zero con un prodotto nuovo nuovo e disegnato al banco di lavoro come si sole fare nel campo delle quattro e due ruote. Questo scooter ne è la prova: il concetto ricorda il T-Max ma il frontale del mezzo…presenta ben altre somiglianze strane.
Amata e imitata
Tra le case produttrici di motociclette che mettono su strada i mezzi meglio riconoscibili è impossibile non annoverare l’italiana Ducati, casa attiva da inizio secolo che ha messo in produzione due ruote iconiche ed impossibili da confondere ad esempio con modelli analoghi della Triumph o della BMW per citare due grandi rivali europee.
Nell’epoca in cui anche case con pochissima esperienza si cimentano nella costruzione di motociclette comunque tutto è possibile, anche che ad essere vittima di un plagio sia una motocicletta famosissima. Anche che il plagio in questione…avvenga su un veicolo che con una moto sportiva potentissima non ha praticamente niente a che fare. Ma vediamo nel dettaglio perché i centauri sono così confusi da qualche tempo.
Bandiera di un marchio
Una delle motociclette più importanti della casa italiana è sicuramente la Panigale, uscita nel 2011 dopo aver mandato fuori di testa i motociclisti appassionati di corse alla sua presentazione ufficiale all’EICMA di quell’anno. La Ducati Panigale che porta proprio il nome del piccolo borgo bolognese dove la casa italiana ha iniziato a lavorare agli esordi è un vero fulmine estremamente ben rifinito per l’epoca.
La moto è molto importante, storicamente parlando, non solo per il nome di cui si fregia ma anche perchè è la prima due ruote di serie a montare il nuovo motore della famiglia Ducati Superquadro con due cilindri inclinati a V di 21 gradi per una potenza massima di ben 195 cavalli sulle versioni più aggressive.
Somiglianza troppo sospetta
Cosa ha a che spartire con un normale scooter da città questa motocicletta? Esatto, un bel niente, eppure dalla Cina è arrivato proprio negli ultimi anni un modello che sembra aver fatto incetta di spunti dal mondo occidentale. Al di là della somiglianza generale con lo Yamaha T-Max, scooterone per eccellenza, questo modello cinese ha anche un’altra sospettosa somiglianza con il frontale della Panigale.
Questa volta, il plagio arriva da un territorio che la Cina rivendica ormai da anni anche se si parla di uno stato indipendente: è Taiwan, dove opera la Tairong, una piccola casa produttrice di scooter che secondo diversi periodici italiani del settore avrebbe preso un po’ troppo spunto dalla Panigale nel realizzare il frontale di questo modello.
Il motorino Tairong TR400 che almeno per nostra conoscenza è venduto solo sul mercato asiatico somiglia molto alla moto. Probabile che i designer abbiano guardato al mondo occidentale per prendere una linea che ricorda inequivocabilmente sport, superbike e competizioni di Moto GP. Non siamo impressionati: a noi, piacciono le idee originali!