Sono tante le persone che si spostano in città e al di fuori di esse con la moto al posto dell’auto. La maggiore praticità di questi mezzi nel traffico può, in alcuni casi, essere davvero la scelta giusta da fare. Ma quale errore può costarti caro? Ecco il dettaglio sulla patente da non sottovalutare mai.
Come per qualsiasi mezzo motorizzato, anche per guidare le moto occorre la regolare patente di guida. Per le auto, essa è unica e potrà essere conseguita – dopo superamento di quiz teorico ed esame pratico – a partire dai 18 anni d’età. Per le moto, invece, la situazione relativa al conseguimento della patente è decisamente più variegata e complessa.
Già dai 14 anni, i ragazzi possono “mettersi a cavallo” del loro scooter, dopo aver conseguito il primo livello di patente A. Esso è denominato AM ed è, in pratica, il vecchio “patentino” di guida. Permetterà di guidare scooter e ciclomotori fino a 50 cc di cilindrata. La patente A1, invece, sarà possibile prenderla dai 16 anni d’età e consentirà di portare motocicli con potenza massima di 11 kW e con cilindrata fino a 125 cc.
Stai attento a questo dettaglio sulla patente
Il terzo step di patente della moto è la A2. Tale patente potrà essere presa, come per le auto, dai 18 anni d’età in poi. Essa permetterà di guidare moto di tutte le cilindrate, a patto che la potenza non superi i 35 kW. La patente A3, infine, è l’ultimo livello per la guida delle moto su strada. Dai 24 anni d’età, oppure 2 anni dopo aver compiuto i 20 anni ed essere in possesso del livello di patente precedente, potrai conseguire tale documento.
La A3 consente di guidare ogni moto, a prescindere dalla cilindrata e dalla potenza. Per il passaggio dalla A1 alla A2 e dalla A2 alla A3 non è più necessario sostenere l’esame pratico su strada. Fino a qualche mese fa, ciò era necessario. Da oggi, per ottenere la patente successiva non dovrai fare altro che seguire un corso di 7 ore presso la tua autoscuola. Ma sai che devi sempre stare attento a un particolare presente sulla tua patente A? Ecco i dettagli.
Multa salata in questo caso
A prescindere dalla patente moto in tuo possesso, essa dovrà essere sempre valida e perfettamente leggibile. Se guidi una moto che non puoi portare rischi di incorrere in pesanti sanzioni, come ovvio che sia. Potresti non scampare alla multa, però, anche se il documento sia valido, ma rovinato. A un qualsiasi posto di blocco o di controllo, ti sarà sempre richiesta la patente di guida. Un semplice controllo di routine che gli agenti fanno per monitorare la situazione.
Sulla tua patente, però, dovrai stare attento al fatto che tutti i tuoi dati personali, le foto e la data di scadenza siano leggibili e non rovinati. Gli agenti, infatti, potrebbero giudicare il documento non valido. La multa può arrivare fino a 168 euro. Inoltre, il documento potrebbe essere anche ritirato. In caso di patente rovinata, non devi fare altro che chiedere il duplicato alla Motorizzazione.
