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Prezzo benzina, finalmente buone notizie: si torna a respirare

Il prezzo del carburante torna a fare discutere: per quanto riguarda la benzina sono in arrivo buone notizie. Le polemiche però non si placano. 

Il prezzo del carburante continua a fare ampiamente discutere nel nostro paese. In particolare il tema delle accise ha dominato il dibattito negli ultimi anni. Dopo l’avvento del governo Meloni (che decise di non rinnovare il taglio promosso dal Governo Draghi) era esplosa la polemica, soprattutto visto l’allarmante rincaro dei prezzi. La situazione si è poi parzialmente stabilizzata, ma la recente decisione del governo sta nuovamente attirando critiche e riaprendo la spinosa questione.

Benzina, prezzi più bassi – Nextmoto

L’intenzione del governo è quella di riallineare la tassa di diesel e benzina. L’accisa del primo, attualmente, è infatti inferiore. In quanto entrambi inquinanti e contrarie alle normative sull’ambiente, entrambe nelle idee del governo devono essere considerate in egual modo. Di conseguenza, con l’aumento delle tasse aumenterà il prezzo del diesel, che dovrebbe costare circa 80 euro in più all’anno per chi utilizza questo tipo di mezzi. C’è però il risvolto della questione

Diesel in rialzo, ma i proprietari di mezzi a benzina possono sorridere

Per un diesel che viene rivisto verso l’alto, l’accisa della benzina deve essere invece sulla carta ribassata per portare le tasse a pari livello. Entrambi dovrebbero subire una variazione di circa 6 centesimi al litro rispetto al prezzo attuale. Certamente una buona notizia per i tanti cittadini che utilizzano mezzi a benzina, che avranno un risparmio rispetto ad adesso e che potranno dunque tornare a respirare e ad avere un lieve ribasso. Ma è davvero così? In molti infatti restano convinti che il minore prezzo al distributore della benzina sia solo un’illusione.

Polemica per la decisione del governo (AnsaFoto) – Nextmoto

La misura infatti continua a non convincere molti dei cittadini e le associazioni a tutela dei consumatori. Gran parte del settore dei trasporti infatti utilizza mezzi a diesel. Maggiori costi per il trasporto delle merci da sostenere per aziende e produttori vuol dire anche maggiori costi sulle spalle dei clienti al momento dell’acquisto. L’aumento del prezzo del diesel non avrebbe solo dunque risvolti su chi utilizza questo tipo di motorizzazione, e non si limiterebbe solo alla spesa per il carburante.

Per questo le proteste su questa misura continuano ad imperversare, il governo però non sembra intenzionato a tornare indietro, e con questa manovra spera di spingere sempre più persone ad utilizzare l’ibrido e l’elettrico piuttosto che i motori tradizionali.