Se il mondo delle quattro ruote soffre di una crisi mondiale e di un rincaro dei prezzi, il mercato delle moto viaggia a gonfie vele in Italia. Ecco la novità che potrebbe stravolgere l’industria delle due ruote.
Dopo i difficili anni della pandemia c’è stato un vero e proprio boom di moto, scooter e ciclomotori. L’Italia, nel 2023, ha fatto segnare un record europeo, concludendo con oltre 337mila mezzi immatricolati: non accadeva dal lontano 2010. C’è una voglia di libertà su due ruote che si deve conciliare con proposte di qualità ma al giusto prezzo.
I dati emersi sulle vendite hanno messo in luce un trend molto positivo, con un +15,7% nel confronto con il 2022. L’analisi della Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) consente una valutazione dell’impatto sociale ed economico dell’industria delle moto. Le moto stanno trainando una crescita di tutto il settore. Occorre tornare al 2010 per dei dati superiori a quelli registrati nello scorso anno.
I major sono consapevoli che si sta vivendo una nuova fase dell’oro. Gli scooter fanno segnare i dati più impattanti, con una crescita del 20,64% e 173.543 veicoli targati. A seguire le moto che con un incremento del 14,88% e 145.405 mezzi immatricolati hanno fatto schizzare i fatturati delle principali case costruttrici. L’unica flessione si è avuta per i ciclomotori, che scendono sotto le 20 mila unità, con 18.754 veicoli venduti e una flessione dell’11,77%. In tal caso va considerato anche l’impatto generazionale.
L’età media dei motociclisti si è impennata rispetto al passato. Il potere d’acquisto sta nelle mani degli adulti, mentre i giovanissimi che amano le due ruote sono sempre di meno. E’ molto più comune vederli su dei monopattini elettrici. A tal proposti il mercato delle due ruote alla spina continua a non convincere. E’ crollato del 26,32% rispetto al 2022 e 12.048 unità immesse sul mercato. La vecchia guardia di motociclisti italiani non è disposta a rinunciare al sound di potenti motori temici.
Novità moto, offensiva dal Giappone
La Terra del Sol Levante continua a sfornare motociclette strepitose. La concorrenza cinese ed europea ha imposto, però, un cambio di approccio. Il prezzo per diventare concorrenziale deve iniziare a scendere e non di poco. La filiale italiana della Kawasaki, per il 2024, ha previsto una campagna di promozioni ottima. L’obiettivo è mettere i bastoni tra le ruote ai nuovi costruttori cinesi che, negli ultimi anni, hanno conquistato importanti fette di mercato.
Il brand di Kobe ha lanciato la Z500, infatti, ad un prezzo di 5.990 euro. La versione SE della piccola naked costa 6.340. La nuova Ninja 500 viene chiavi in mano 6.490 euro, mentre la Ninja 500 SE 6.990. Prezzi alla portata della fascia media. Le custom Eliminator 500 vanno da 6.490 euro a 6.890 per la versione SE. La politica low cost dovrebbe coinvolgere anche altri modelli della casa, tra cui la Z900.
La moto, tra le più apprezzate sul mercato, sul listino è proposta con 1.300 euro in meno rispetto al solito. E’ acquistabile a 8.990 euro. Il trend sarà replicato anche da altri player come Honda, Suzuki, Yamaha. Si prevede una battaglia totale a tutto vantaggio dei clienti che potranno risparmiare. La competizione sul mercato è già accesa anche nell’industria dell’Automotive ma in quel caso i prezzi sono schizzati alle stelle.