BMW Motorrad è pronta a riscrivere il concetto di propulsione. Il nuovo motore che bolle nella pentola di Monaco di Baviera è pronta a stupire appassionati e clienti. Tutti i dettagli svelati
Una storia che non necessita di presentazioni. BMW continua a fare la voce grossa sul mercato, con la gamma che si rivoluziona e si reinventa attorno al nuovo boxer da 1.300 centimetri cubi. La nuovissima R 1300 GS è la capostipite del nuovo corso bavarese, in attesa di conoscere nel 2025 la versione GS Adventure e la promessa RT 1300.
Passi in avanti che il Motorrad di BMW sta compiendo con il trascorrere degli anni, senza mai dimenticare le proprie origini. Certo, il nuovo stile dell’ammiraglia tedesca hanno fatto storcere il naso ai puristi del Gelande Strasse, ma la casa di Monaco di Baviera è pronta ad un piccolo tuffo nel passato.
Per unire tradizione e modernità, BMW ha brevettato un nuovo motore: l’obiettivo è di fondere il bisogno di ridurre le emissioni nei propulsori moderni, senza compromettere le prestazioni degli stessi. Una missione quasi impossibile e che ha costretto in passato le case produttrici a tanti compromessi, inclusa la gloriosa Bayerische Motoren Werke.
BMW, nuovo motore brevettato: tutti i dettagli
L’idea di BMW ruota attorno ad un concetto già esplorato e testato nei primi motori a diesel del ‘900. Nel decennio albeggiante del XX secolo, si provò a comprovare i propulsori dell’epoca con un piccolo (ma grande) escamotage. In poche parole, l’accensione del carburante avveniva in questa precamera anziché nella camera di scoppio.
Così facendo (e restando in concetti molto semplificati), è possibile fare utilizzo di carburazioni molto più magre e ridurre drasticamente le emissioni prodotte. Non solo: questo sistema ridurrebbe in maniera sostanziale anche vibrazioni e rumore, un qualcosa dove BMW già eccelle da decenni con il suo boxer.
Tutto bello, ma c’è un downsize. Quale? Oltre ad una complessità (e dunque costi) di realizzazione maggiore, non va ignorato l‘eccessivo calore che verrebbe prodotto. Questo tipo di motore si scalda parecchio, aggravando una delle problematiche di natura più detestate quando si è in sella. Dunque è facile immaginare come occorra ancora tempo per assistere all’utilizzo motociclistico di tale propulsore. Intanto BMW si porta avanti e inizia a studiare: l’obiettivo è ridurre le emissioni senza compromettere il divertimento.