Uno dei marchi italiani più iconici del mondo rivisitato e corretto da un esperto del drift: questo modello è impossibile da riconoscere
Ci sono modelli di moto e di scooter prodotti in Italia passati alla storia, perché hanno fatto viaggiare intere generazioni. Pensiamo alla Vespa, che ancora oggi è un’icona in tutto il mondo. Ma pensiamo anche al Liberty, nato nella stessa fabbrica Piaggio e che da 26 anni circola per le nostra strade, ma non solo.
La prima generazione era stata presentata al Salone di Barcellona nella primavera 1997, con un motore da 50 cm³ e fin da subito è stata immaginata per un pubblico giovane. POI è arrivata anche la versione da 125 cm³ e da allora fino ad oggi il Liberty è stato uno dei più gettonati.
Permette di muoversi nel traffico cittadino svicolando ingorghi e code, con il tempo è arrivato anche il motore da 150 cm³ quattro tempi e opggi siamo alla quinta generazione, omologata Euro 5 e con un motore I-GET quattro tempi.
Ingresso USB e sistema Piaggio Multimedia Platform per connettere il mezzo con il proprio smartphone. Ruota anteriore da 16″ con pneumatico, quella posteriore da 14″, sui 125 e 150 di serie anche l’ABS e un serbatoio da 6 litri.
Piaggio, l’iconico scooter stravolto totalmente: un progetto originale
Ecco, tutto questo è il Liberty che abbiamo sempre conosciuto e magari pure guidato. Ma per un momento, dimenticatelo perché c’è chi l’ha trasformato in un modo davvero particolare rendendolo decisamente irriconoscibile.
Stiamo parlando di Steve Barry di Ellaspede, la nota officina che si occupa di flat track. In occasione della Dust Hustle 13, gara di flat-track in programma ogni anno in Australia e che ha come protagonisti mezzi artigianali, ha proposto la sua ultima creazione. Un riciclo intelligente e assolutamente unico, come dimostrano le immagini.
Barry è partito dalla base di un vecchio Piaggio Liberty 150 che aveva trovato nel retro di un bar e che si adattava perfettamente alla classe Small Bike Burners, una di quelle in gara. Soilo che non poteva presentarlo così com’era, ma doveva metterci mano per trasformarlo in un prodotto originale e così ha fatto.
Come ha confessato al sito Pipeburn, “mi è sempre piaciuta l’idea dell’inatteso e dell’andare controcorrente. Quindi volevo una moto che riflettesse questo ma dovevo trovare qualcosa che si adattasse bene al Dust Hustle”. Con quel Piaggio Liberty è sytato amore a prima vista e ha lavorato subito per adattarlo alle sue idee.
Il Liberty 150 diventa una moto da flat track: ecco tutto quello che è stato cambiato
La prima operazione è stata quella di eliminare tutte le parti non necessarie al suo modello di flat tracker. Il telaio in acciaio è stato quindi rinforzato per assicurare che il metallo non potesse deformarsi per il carico del motore. Quindi è stato adattato con un passo più lungo di 70 millimetri, montando anche ruota anteriore da 19” e una posteriore da 17” modellate a mano partendo da pneumatici Continental.
Barry ha anche montato una sella più avanzata rispetto a quella di serie e il manubrio è stato reimpostato per una posizione di guida diversa. Nuovo ovviamente anche il motore: al posto del 150 è arrivato un 245 cc, con un altro albero a camme e un nuovo sistema di scarico derivato dalla Honda XR600.
Inoltre ha cambiato il carburatore e un sistema di raffreddamento nel quale appare un piccolo radiatore preso in prestito da una moto da cross. Ma alla fine come è andata? “In effetti mi sono arrivati molti sguardi confusi quando mi sono presentato. Però grazie alla sua potenza ha resistito bene sorpassando la maggior parte dei partecipanti”. Restyling promosso, quindi.