[galleria id=”1929″]Phantom Malaguti è sicuramente uno dei prodotti più noti di Malaguti stessa e contemporaneamente uno dei cinquantini più apprezzati dal pubblico dei giovanissimi tanto da rivaleggiare ad armi pari con modelli di successo come il Piaggio Zip, il MBK Booster o il Yamaha Aerox.
Questo scooter da 50 cc è stato introdotto sul mercato nel 1994 mentre l’ultima versione risale al 2007, il che vuol dire che per ben tredici anni Malaguti ha via via aggiornato un prodotto che ha saputo mantenere inalterati i suoi tratti distintivi senza però rinunciare a quelle piccole evoluzioni che hanno permesso allo scooter stesso di continuare ad essere competitivo ad alto livello sul mercato.
Da sottolineare inoltre che Phantom Malaguti, nel corso della sua storia, è stato preparato sia con impianto di raffreddamento a liquido che ad aria ed inoltre anche con cilindrate pari a 100, 125 e 250 cc, fatto quest’ultimo che non ha impedito che il prodotto sia però annoverato tra i cinquantini per antonomasia.
Tornando ai vari aggiornamenti subiti dallo scooter, questi ultimi hanno riguardato soprattutto la linea del motoveicolo stesso e la sua strumentazione (passata da analogica a digitale) mentre dal punto di vista della tecnica le modifiche sono state sempre molto leggere e hanno riguardato sostanzialmente l’impianto frenante visto che, a seconda del modello, sono presenti al posteriore un freno a disco oppure un freno a tamburo (l’anteriore invece presenta sempre un freno a disco con pinze e pompe freno che sono rimaste inalterate).
Non mancano naturalmente neppure gli accessori dedicati ai vari modelli: questi ultimi sono prodotti sia da Malaguti stessa che da altre prestigiose aziende (Polini, Molossi, Top Performance, Rinasco, solo per citare alcuni nomi) del settore aftermarket.
L’ultimo arrivato della serie è il Phantom F12 R, disponibile in varie versioni tra le quali spiccano quelle dedicate ai team Ducati impegnati in Superbike e MotoGP, ai quali Malaguti fornisce da parecchio tempo i propri scooter per gli spostamenti all’interno del paddock.
Non si può infine tacere che per Malaguti al momento le cose sembrano non andare troppo bene, fatto che potrebbe davvero segnare la definitiva chiusura per la casa e quindi anche per il Phantom, mettendo la parola fine ad uno scooter che ha segnato la storia degli anni ’90 per il costruttore bolognese e per il segmento stesso.