Peugeot Scooters ha inaugurato il suo primo flagship store in terra cinese, precisamente a Nanjing, nella provincia di Shangai; presto però ne arriveranno altri otto, uno per ognuna delle province in cui il costruttore francese intende insediare i suoi punti vendita, che in tutto saranno ben 145.
Si tratta della concretizzazione del piano per la Cina annunciato nei mesi scorsi da Peugeot e che ora prende finalmente forma con la creazione di una rete di vendita piuttosto consistente visto anche il grande territorio da servire.
Per quanto riguarda i modelli di cui consterà inizialmente la gamma proposta in Cina, dall’ Europa arriverà il Satelis 500, mentre il Kisbee 80, il Vocus 100, il Vivacity 125 e il Tourance 150 saranno prodotti nello stabilimento cinese di Jinan, in cui sono occupati circa 400 dipendenti.
La mossa indica bene l’importanza che il mercato cinese assumerà nel futuro prossimo per il costruttore transalpino, che si prepara a fare della Cina il suo mercato più importante, visto e considerato che in Europa l’emorragia di vendite sembra inarrestabile.
In questi stessi giorni anche Benelli ha dato vita ad un’iniziativa analoga e altri costruttori sono in Cina già da tempo: insomma si amplia la concorrenza sui mercati dell’Estremo Oriente e contemporaneamente la produzione a più basso valore aggiunto è ormai appannaggio esclusivo dell’abbondante ed economica manodopera locale, con l’inevitabile conseguenza che i posti di lavoro in Europa diventano di giorno in giorno sempre più a rischio e i consumi calano, in un circolo vizioso che rischia di schiacciare il Vecchio Continente.