L’espertissimo Pernat ha detto la sua sul futuro della MotoGP e le sue dichiarazioni hanno scioccato tutti. Sembra esserci aria di cambiamento
Quasi mezzo secolo nel mondo dello sport motoristico fanno di lui uno dei gotha massimi del settore, da cui poter prendere sempre più spunti per conoscere a fondo ogni sfaccettatura del Motomondiale. Era il lontano 1979 quando Carlo Pernat intraprese la carriera come responsabile del reparto corse per la Gilera ed è molto presente anche negli ultimi anni nell’emisfero della MotoGP e nelle classi inferiori, come procuratore di talentuosi piloti: Iannone, Arbolino, Bastianini e Canepa.
Il suo occhio vigile e attento gli ha permesso di scoprire da manager dei talenti puri come Valentino Rossi, Max Biaggi e Loris Capirossi, attività che gli ha permesso di divenire nel tempo il re della MotoGP. Recentemente, è stato invitato al podcast di Moto.it per poter dire la sua in merito al futuro del Motomondiale e ai probabili cambiamenti che tifosi e addetti ai lavori andranno ad affrontare.
Per fare ciò, non ha potuto far altro che passare dall’assetto decisionale che ha nella classe regina la Dorna, ossia la società di Madrid (Spagna) che gestisce la parte commerciale degli eventi sportivi. Le parole di Pernat si rifanno a un comunicato ufficiale riguardante proprio la società in questione, la quale è “ufficialmente in vendita”, ha affermato.
Pernat e il radicale cambiamento della MotoGP
La classe regina del Motomondiale si trova a un bivio, ossia quello che vede la Dorna intraprendere la strada per “i soldi arabi e la benzina o quella americana di chi comanda la F1”, ha detto chiaramente Pernat. Secondo il dirigente sportivo, quindi, la società è pronta a salutare la MotoGP e i cambiamenti potrebbero essere epocali.
“La Dorna è qui dal 1992 e ha fatto molto bene, visto che ha professionalizzato tutto il settore”, ha poi proseguito Pernat. “Ci sarà un acquirente e bisogna vedere come gestirà le cose, perché la questione gira intorno a chi ti da la possibilità di farlo più bene”, ha infine concluso sulla situazione in atto.
Il mistero su chi potrà gestire le varie situazioni che si verranno a creare in MotoGP, quindi, si infittisce e neanche lo stesso Pernat sembra sapere come andranno le cose. “Penso che il fondo Dorna, ovvero la Bridge Point, abbia intenzione di fermarsi e quando si vende a gente con soldi è sempre bello”, lascia intendere nell’intervista il dirigente di Genova. Parole forti e pronte a creare incertezza nella competizione ma, certamente, la situazione verrà chiarita al più presto.
