L’addio di Marc Marquez alla Honda non è piaciuto allo storico manager del Motomondiale Carlo Pernat. Che non le ha mandate a dire allo spagnolo.
La rottura era nell’aria, certo è che vederla scritta, messa nero su bianco, fa un certo effetto. Marc Marquez e Honda, un binomio in passato decisamente vincente, si separa. Una decisione però inevitabile, viste le difficoltà tecniche della casa giapponese, che sta vivendo insieme a Yamaha uno dei periodi più delicati della sua storia nella classe regina del Motomondiale.
L’infortunio del 2020 a Jerez, a inizio stagione, ha sicuramente segnato uno spartiacque nella carriera di Marquez, che ha vissuto da quel momento in poi stagioni travagliate, fatte di tante operazioni al braccio destro per tornare a vivere in primis una vita normale e poi anche una carriera da pilota di moto finalmente all’altezza della sua fama. Ma proprio quell’incidente di tre anni fa ha cambiato anche la storia della Honda in MotoGP.
Senza la sua guida principale, la casa giapponese ha cominciato a perdere la strada dal punto di vista dello sviluppo della moto. Nel 2022 ha provato a cambiare completamente, annunciando una RC213V finalmente su misura per il suo campione, ma si è rivelata un flop colossale. Lo dicono i numeri: questa è la peggior Honda di sempre, per di più pericolosa, visti i numerosi infortuni riportati in sequenza da Marquez e dagli altri piloti che la guidano. Ora Marquez vuole tornare a sentirsi un pilota vero, capace di vincere gare e magari lottare per il Mondiale. E forse tutto questo glielo potrà dare il Team Gresini e la Ducati.
Certo è che quello andato in scena nelle scorse ore, ossia questa rottura tra Marquez e Honda, non è andata troppo già a uno che di contratti se ne intende come lo storico manager Carlo Pernat, che di campioni sotto la sua gestione ne ha visti passare parecchi: da Max Biaggi a Valentino Rossi, passando per Enea Bastianini e Tony Arbolino.
In particolare è rimasto stupito da come la Honda si sia lasciata trascinare così a lungo in una situazione del genere, ma anche di come abbia reagito alla rottura con Marquez. Infatti in una intervista ha sottolineato come in passato la casa giapponese “avrebbe fatto pagare al pilota” una grossa penale per aver rescisso il contratto prima della sua scadenza naturale.
E a Motosan ha rincarato la dose: “Stiamo parlando della casa motociclistica più grande che ora si ritrova a ottobre senza avere sotto contratto un pilota ‘top’. La Honda ha il diritto e il dovere di tutelarsi. Marquez naturalmente si sente il migliore e ha il diritto di cercare le soluzioni migliori per lui, ma se firmerà un nuovo contratto di solo un anno, questo non esiste“.
Mentre su Marc ha aggiunto: “Non ci ha fatto una grande figura, soprattutto dopo essere stato regolarmente pagato negli ultimi anni nonostante abbia corso pochissimo. La colpa di sicuro è stata anche dei medici, che hanno sbagliato una diagnosi dopo l’altra“.