Ormai anche il mercato cinese delle moto si sta allargando e molte case come quella di cui parliamo oggi progettano di sbarcare sui nostri mercati per vendere e stravolgere le dinamiche che da decenni vedono in cima alla lista dei marchi più popolari sempre quei nomi. Questo è un caso unico ma…cosa dire sul design?
Una casa in particolare mantiene il potere di mercato in questo ambito ma…ancora per quanto potrà farlo senza essere disturbata da rivali meno famose? Questa motocicletta cinese a basso costo potrebbe diventare una delle antagoniste principali di un modello molto famoso e venduto anche in Italia ma scopriamo di cosa si tratta e perchè preoccupa così tanto i grandi marchi.
L’arrivo di nuovi modelli dal mercato cinese che per anni è stato un po’ sulle sue anche nel settore motociclistico è un’arma a doppio taglio per le case europee che da un lato temono la concorrenza ma dall’altro sono stimolate a fare di meglio per offrire nuovi veicoli a prezzi accessibili, dando una scossa al mercato delle due ruote che forse ci voleva proprio per accelerare la ripresa post Covid in un momento come questo.
La casa che deve davvero preoccuparsi per la concorrenza cinese però è Honda: ironico dato che negli anni sessanta era stata proprio la famosa e ricca casa giapponese fondata nel 1948 ad insidiare gravemente case come Ducati ed Aprilia proprio qui sul mercato europeo, alla fine possiamo dire che la storia si ripete. Certo, Honda potrebbe avere uno strumento in più per combattere “l’invasione” dalla Cina.
La motocicletta che potrebbe finire nei guai con l’arrivo di una rivale che le somiglia in modo molto sospetto è la Honda Grom. Ah già, scusate, in Europa – così come negli Stati Uniti – la due ruote è meglio nota come Honda MSX125 dato che come spesso accade la casa ha scelto di cambiare nome al modello per i mercati di esportazione. La Grom, chiamiamola così per comodità, è una delle migliori armi che Honda può schierare sui mercati occidentali e costituisce un investimento che finora ha portato ottimi guadagni alla casa giapponese che l’ha ideata.
Questa piccola motocicletta ormai in produzione dal 2014 ha avuto un certo successo sul settore delle moto di piccola cilindrata grazie ad un prezzo competitivo – costa circa 4.000 Euro – ed al suo vivace motore da 125 cc capace comunque di superare i 100 chilometri orari se il pilota decide di spingerla al limite. Il mezzo arrivato dalla Cina rischia di insidiare il trono della Grom nel settore delle centoventicinque perché è – sulla carta – capace di replicare le prestazioni eccellenti della rivale…ad un prezzo sensibilmente più basso.
A prendersi pericolosamente il mercato di Honda potrebbe essere la CF Motors, oscura casa cinese che in patria, Nepal e Filippine ha già conquistato una larga fetta di pubblico appassionato al marchio. Ora, questi mercati forse non saranno attraenti come quello europeo o americano ma il fatto che la casa abbia letteralmente distrutto la concorrenza già in questi paesi con milioni di abitanti ci dice molto sulle sue potenzialità.
Da più o meno un anno, la CF Motors ha annunciato l’arrivo della sua nuova creazione – sospettosamente simile alla Grom ma non crediamo si tratti di un plagio così ad occhio – che potrebbe insidiare pericolosamente Honda ma non solo, tutti quei marchi che fanno dei 125 il loro principale prodotto sul mercato. Si tratta della CF Motors Papio che al di là del nome buffo, non fa affatto ridere le rivali, molto preoccupate dal suo ingresso sul mercato.
Rispetto alla concorrenza, Grom inclusa, la Papio propone un motore tradizionale presto sostituibile con un propulsore Green da 5kw capace di spingere la moto a poco meno di 100 chilometri orari ma soprattutto un prezzo estremamente interessante di circa 2.999 Euro, nettamente inferiore a quello di molti diretti rivali del prodotto cinese. Anche se la moto non fosse un granché – e su questo punto potremmo invece essere piacevolmente stupiti – c’è da aspettarsi che molti clienti la sceglieranno già per il prezzo. Una rivale scomoda per Honda e compagnia, insomma.