Le moto italiane continuano a far appassionare milioni di motociclisti in tutto il mondo: svelato il segreto di un fascino senza tempo
Le giapponesi sono sicuramente solide, e offrono un rapporto qualità-prezzo straordinario. Le cinesi stanno provando a imporsi sul mercato grazie al costo a dir poco concorrenziale. Le americane restano un mondo a parte, destinato a una fascia particolare di appassionati. Ma le italiane piacciono davvero a tutti. Anche se le case motociclistiche originarie del nostro paese sono meno rispetto al passato, l’industria continua a essere una delle più stimate e rispettate in tutto il mondo. E questo grazie a un segreto che fa tremare la concorrenza.
Va detto che non sempre le moto italiane sono state ai vertici delle classifiche di vendite. Il successo delle nostre aziende è stato saltuario. Negli anni Sessanta, ad esempio, l’Italia dominava in lungo e in largo. E se il decennio successivo ha segnato la scomparsa di molti produttori, a causa di cambiamenti endemici del mercato, è pur vero che anche nel momento peggiore alcune aziende nostrane sono riuscite a resistere all’assalto nipponico.
Ad esempio Ducati e Moto Guzzi, forse gli unici due marchi in grado di resistere al trascorrere del tempo, di rimanere in piedi davanti a ogni attacco, davanti a ogni difficoltà, forti di un fascino che non conosce rivali, non teme confronti ed è in grado di fidelizzare appassionati di ogni età. Oltre ai risultati sportivi che, nel caso dell’azienda di Borgo Panigale, negli ultimi anni sono riusciti ad aumentare ancora il valore del marchio.
In generale, negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a una serie di cambiamenti all’interno dell’industria italiana, tra vendite, cessioni, fallimenti e rinascite, che hanno dato comunque un segno di vitalità a un’industria che non vuole cedere del tutto il proprio spazio alla concorrenza straniera.
Perché se è vero che a livello di costi le italiane non riescono a competere con i giganti asiatici, il rendimento è comunque una garanzia, e dal punto di vista della linea molte delle nostre case motociclistiche, sia di quelle ancora attive, come Ducati, che di quelle del passato, come Gilera, sono riuscite a fare scuola in tutto il mondo.
Se dunque restano ancora vive nei ricordi degli appassionati e dei nostalgici alcune case come Gilera, appunto, Cagiva, Moto Morini, Frera e Atala, altre non sono ancora vive e vegete e pronte a tuffarsi nelle sfide del futuro con rinnovato entusiasmo e con una visione che non può cedere a compromessi.
Ducati, MV Augusta, Moto Guzzi, ma anche Aprilia, Piaggio e Benelli, restano marchi rispettati in tutto il mondo, in grado di garantire il fascino della storia e la qualità di chi ricerca nella moto non solo stile e bellezza, ma anche quell’affidabilità che probabilmente molte aziende asiatiche, soprattutto più giovani, non possono ancora assicurare.