C’è una penalità in MotoGP che potrebbe sconvolgere il campionato. Tutti i fan sono rimasti perplessi per l’annuncio ufficiale appena arrivato
Il campionato della classe regina può essere condizionato da questa penalità di cui si continua a parlare da tempo. Nei prossimi Gran Premi si arriverà al possibile redde rationem.
La MotoGP è pronta a tornare in pista nel prossimo fine settimana. I bolidi della classe regina sono in procinto di cimentarsi con il bellissimo circuito del Mugello, uno dei preferiti di piloti e tifosi. Dopo il Gran Premio di Le Mans la lotta per il vertice della classifica è ancora più serrata, con Marco Bezzecchi che insidia da vicino Pecco Bagnaia, con un solo punto di ritardo.
A rendere ancora più incerta la lotta per il Mondiale potrebbe arrivare presto una variante regolamentare già varata ad inizio anno ma non ancora effettiva. Stiamo parlando dell’unificazione di un sistema di controllo e monitoraggio della pressione degli pneumatici delle moto.
Questa misura doveva essere introdotta all’inizio dell’anno secondo il programma della Federazione, ma la Michelin si è presa qualche gara di prova per validare al meglio l’intero protocollo. All’inizio dovevano essere i primi 3 appuntamenti a testare il tutto, mentre alla fine si è arrivati al sesto prima di ridiscuterne.
MotoGP, possibili penalità: cosa potrebbe accadere
A fare chiarezza sulla vicenda ci ha pensato il responsabile Michelin per la MotoGP, Piero Taramasso. Come riportato da Motorsport.com, Taramasso spiega che dal Mugello il sistema di rivelamento della pressione dovrebbe essere operativo a tutti gli effetti.
“Per quanto riguarda le eventuali penalità, però, si aspetterà ancora due o tre gare credo, per verificate che il software sia funzionante al 100%”, ha dichiarato il responsabile Michelin, anticipando quanto potrebbe dunque avvenire nei prossimi eventi.
Ma nello specifico di cosa si tratta? Il nuovo sistema consiste in un sensore che misura costantemente la pressione degli pneumatici e in tempo reale invia i dati alla Direzione di Gara. Le pressioni minime e massime, stabile dalla Michelin ad ogni GP, dovranno essere comprese tra 1,88 e 1,90 bar, un valore a cui si dovranno attenere tutte le moto in pista e sotto il quale non si potrà scendere per più della metà della gara.
Il software si chiama TPMS (Tire Pressure Monitoring System), ed è installato negli pneumatici con un sensore. L’importanza della pressione delle gomme, d’altronde, è diventata di fondamentale importanza in una MotoGP molto serrata, in cui ogni dettaglio fa la differenza. Per non incorrere in penalità quindi bisognerà fare massima attenzione anche a questo aspetto.