Situazione delicata in casa Honda in MotoGP. Intanto un grande ex come Dani Pedrosa svela un retroscena che sorprende tutti
Dal suo ritorno in pista avvenuto a Le Mans dopo l’infortunio del Portogallo, Marc Marquez non ha fatto altro che mostrare nervosismo nei confronti della Honda, rea di non avergli fornito una moto all’altezza per lottare per le prime posizioni, e poco incline ad ascoltare le sue indicazioni.
La discesa agli inferi della Honda è certamente uno dei temi più caldi della stagione in MotoGP, anche più della crisi Yamaha. E’ probabile che se ne continuerà a parlare, in quanto il suo pilota di riferimento, agli sfoghi ha unito continue cadute, alcune delle quali particolarmente brutte e dolorose per lui.
Discorrendo sul tema al canale Twitch di Nico Abad, Dani Pedrosa, un pilota che ha legato il suo nome indissolubilmente alla Honda fino al parziale ritiro del 2018 (corre ancora come collaudatore e wild card per KTM), ha confessato di non essersi mai risentito con il connazionale e di non aver mai avuto problemi di convivenza con l’ex compagno di squadra Marquez, salvo che in un’occasione, quando perse le staffe anche se non nei confronti di Marc.
Pedrosa si apre, ecco l’inedito retroscena su Marquez
“Sin da subito ho capito che era molto veloce. I suoi atteggiamenti non mi disturbavano, solo una volta, al Mugello, me la presi con la squadra perché aveva ceduto alle sue richieste di avere la mia stessa moto. Alla fine, in corsa, mi superò e prese il largo“, ha raccontato.
Al momento Marquez sta vivendo un periodo sportivo complicato, in cui le scivolate la fanno da padrone e soprattutto non mancano i colpi di sfortuna che spesso lo costringono a saltare il GP domenicale. Anche l’attuale collaudatore KTM in passato si è provato ad affrontare calvari fisici, ma a differenza di quanto si possa credere il peggiore è stato quando aveva 14 anni e gareggiava nel Campionato di Spagna.
“Ero con una moto da cross, finì a terra e mi si ruotò il braccio. Non volli operarmi perché ero giovane, di conseguenza non fu possibile riportarlo nella giusta direzioni. Mi curai male e portai avanti quelle difficoltà per molto tempo“, ha confidato, soffermandosi poi sul fatto che rispetto ad oggi dove la comunicazione è più limpida e non si ha timore a parlare delle proprie condizioni, in passato, tutto ciò che aveva a che fare con problematiche fisiche andava taciuto, pena passare da lamentosi.
Facendo un salto dai trascorsi da protagonista della MotoGP alla sua attuale attività di tester con KTM, il 37enne si è mostrato compiaciuto dei risultati che stanno arrivando e che hanno portato il brand fino alla seconda piazza costruttori.
Forte di questa solidità conquistata, il tre volte campione del mondo che tornerà a competere come wild card a Misano il prossimo settembre, ha avvisato Pedro Acosta, impegnato in Moto2, ma dato ormai prossimo al passaggio nel top class con il team gestito da Francesco Guidotti. “Non gli faremo una moto su misura. Da debuttante, dovrà imparare a conoscere le gomme e i tracciati. Certo, avrà a disposizione un pacchetto evoluto, ma quando si sale di categoria inizialmente bisogna apprendere“, ha dettato i compiti per il murciano.