Sarebbe potuto essere l’erede di Marc Marquez in sella ad una Honda RC213V, ma Pedro Acosta ha deciso di diventare un mito in un team rivale. A Barcellona è arrivata una sentenza sulla casa di Tokyo.
Le sue staccate sono già diventate uno dei motivi per acquistare un ticket della MotoGP e correre sulle tribune. Lo stile di guida di Pedro Acosta ricorda quello di un giovane Marc Marquez, con qualche contaminazione di Daniel Pedrosa. E’ quasi sempre aggressivo soprattutto nei corpi a corpi, come l’asso di Cervera, ma sa anche guidare pulito, entrando nelle curve come un coltello nel burro.
Acosta ha dato spettacolo nel suo esordio su una MotoGP nel GP di Catalogna. Il nativo di Mazarrón ha ricevuto un sostegno costante nel pubblico.
Dopo il terzo posto nella SR si è steso sul più bello in gara quando era secondo all’inseguimento di Jorge Martin. E’ la seconda scivolata consecutiva per il giovane che non si risparmia mai. Migliorerà nella gestione delle mescole e quando imparerà a dosare le forze e i rischi vincerà Gran Premi a raffica.
La sua GASGAS ha le stesse specifiche dei piloti ufficiali della KTM. I vertici della casa di Mattighofen hanno fatto un grave errore a non inserirlo subito al posto di Jack Miller. Una piccola grande dimostrazione è arrivata anche in Catalogna.
Dopo la rovinosa caduta Pedro Acosta è riuscito a ripartire e su una moto tutt’altro che perfetta è riuscito a rimontare dal fondo dello schieramento sino alla tredicesima posizione, precedendo le Honda di Takaaki Nakagami del team LCR e Joan Mir dell’HRC.
Luca Marini, Johann Zarco, Takaaki Nakagami e il campione del mondo 2020, Joan Mir, non sono stati capaci su RC213V integre di frenare le remuntada del numero 31 del team GASGAS. Tutti i piloti della Casa di Tokyo hanno sofferto in modo impressionante in Spagna. La situazione per il fratello di Valentino Rossi si è fatta pesante.
“Mi ero posto l’obiettivo di essere il miglior pilota Honda in Catalunya, l’ho raggiunto in entrambe le gare, quindi sono contento. Non è stato facile. La battaglia con Joan Mir è arrivata all’ultima curva. Sono felice anche perché abbiamo lavorato molto bene insieme tutta la settimana per questo scopo“, ha annunciato il giapponese, come riportato su Todocircuito.com, che ha tagliato il traguardo in 14a posizione, proprio dietro Pedro Acosta. Quest’ultimo avrebbe potuto raggiungere la quinta posizione in classifica, alle spalle dei ducatisti, senza la caduta ma ha dimostrato di essere un vero mastino.