La stagione 2024 è iniziata sotto il segno di Pedro Acosta, con lo spagnolo che ha dimostrato di essere entrato già nel mito.
Quando si ha modo di ammirare un fenomeno sensazionale del calibro di Pedro Acosta, non si può far altro se non rimanere a bocca aperta di fronte a un talento con pochi eguali. Ciò che ha fatto in Portogallo rientra senza dubbio nei grandi capolavori del mondo delle corse, visto come ha saputo concludere a podio con la sua GasGas.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che al suo primo anno in MotoGP sarebbe stato in grado di ottenere già alla seconda gara un podio, soprattutto considerando come corra con il Team che nel 2023 ha chiuso ultimo in classifica. La GasGas sembra stare già stretta alle ambizioni di Acosta che nel prossimo futuro sarà sicuramente un pilota della KTM ufficiale.
Pedro infatti ha tutte le carte in regola per poter diventare uno dei più grandi campioni di sempre nella storia della MotoGP. Nei suoi primi tre anni di MotoMondiale ha vinto già ben due Mondiali, prima la Moto3 al debutto assoluto e poi nel 2022 ha saputo coronare il bis iridato con la Moto2.
Acosta non sembra aver sofferto minimamente il passaggio tra i grandi e ora tanti colleghi non hanno problemi a indicarlo come il fenomeno della MotoGP del presente e del futuro. Il podio dopo sole due gare è un traguardo eccezionale che solo in pochi hanno saputo ottenere nel corso della loro carriera.
Marquez a podio subito: Acosta come Martin
Il podio è giunto in modo molto casuale in Portogallo, considerando come fino al quarto posto abbia fatto tutto Acosta, con sorpassi su Marquez e Bagnaia degni del miglior pilota navigato. Per il podio però ha beneficiato della clamorosa caduta prima dell’ultimo giro di Maverick Vinales e questo lo ha portato così al terzo posto.
Lo spagnolo dunque ha potuto emulare ciò che in passato aveva già fatto dei grandi colleghi, come Jorge Martin, anch’egli terzo nella seconda prova stagione del Qatar nel 2021. Il risultato fu straordinario, anche se ci sono stati alcuni fenomeni che hanno conquistato il podio già alla primissima prova della loro carriera.
Il più recente in ordine di tempo è Marc Marquez, con il fenomeno allora alla Honda che conquistò subito il terzo posto in Qatar, prima di vincere in Repubblica Ceca alla seconda prova e giungere così da debuttante alla fine dell’anno come campione del mondo. Anche Jorge Lorenzo è riuscito a strappare subito un podio già all’esordio tra i grandi, risultato che in passato è condiviso con pochi altri fenomeni.
Non poteva di certo mancare nella lista un mito assoluto come Giacomo Agostini, senza poi dimenticare anche altri campioni del mondo come Kenny Roberts e Marco Lucchinelli. Acosta si augura invece di fare meglio degli “eterni secondi” Max Biaggi e Dani Pedrosa, anche loro a podio già all’esordio e probabilmente i due più grandi campioni della storia a non aver mai vinto nemmeno una volta il titolo massimo. Per la lotta al Mondiale c’è tempo, ma il futuro è tutto per Pedro Acosta.