Novità pazzesca attorno al nome di Valentino Rossi, con il campione marchigiano che infiamma che i tifosi della F1.
Tra i piloti che hanno dimostrato nel corso della storia di essere meritevoli della considerazione di migliori al mondo, vi è senza ombra di dubbio la figura di Valentino Rossi. Il Dottore si è imposto non solo come uno dei più grandi campioni di sempre, ma allo stesso tempo anche come una figura pubblica di spicco.
Tutti quanti lo conoscono e lo apprezzano, con i suoi nove titoli mondiali che hanno sensibilmente contribuito alla sua popolarità. Valentino Rossi è dunque un campione della gente e amato dalla gente, con il sorriso che non manca mai dal proprio volto, con certe dichiarazioni taglienti che hanno fatto anche molto discutere.
Gli sportivi italiani hanno spesso ammirato e non poco il Dottore, tanto è vero che il suo 46 è diventato un simbolo di grandezza per molti. Intanto c’è chi spera di poter emulare le sue imprese, anche se non corre in MotoGP, ma si sta avviando a una lunga carriera in F1, con i primi risultati che sono confortanti.
Una delle più interessanti novità della nuova stagione di F1 è senza ombra di dubbio quella legata a Kimi Antonelli, con l’italiano che è giunto in Mercedes per rimpiazzare Lewis Hamilton. Solo questo basterebbe per dimostrare come si tratti di un giovane con un grande carattere e le prime gare lo stanno premiando.
Non sono arrivati vittorie o podi, ma indubbiamente ha fatto capire come il talento sia di casa. Di recente ha avuto modo di parlare direttamente ai microfoni di Sky Sport e ha spiegato come il suo obiettivo non sia solo quello di diventare un campione in F1, ma in qualche modo di poter diventare anche un simbolo in Italia.
“L’obiettivo è quello di diventare come Sinner o Vale Rossi e spero di arrivare a quel livello il prima possibile. La strada è ancora lunga e non è facile, ma quello è l’obiettivo”. Antonelli dunque alza sensibilmente l’asticella e vuole diventare dunque un numero uno come questi Vale e Jannik, re di motociclismo e tennis. Kimi ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori piloti della propria generazione e sarebbe davvero bello il ritorno di un italiano in vetta al mondo dopo Ascari nel 1953.