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Paura per il colosso delle moto: rischia di saltare definitivamente

Brutte notizie in vista per un colosso delle moto, con il suo futuro che sembra essere sempre più in crisi.

Stiamo vivendo un periodo storico nel quale non è per niente semplice capire quali saranno le potenze che riusciranno a uscire da questo momento di crisi globale che vi è nel mondo dei motori. Il passaggio a una gamma che si sta ormai facendo sempre più elettrica in un certo senso spaventa quei marchi storici e ha dato modo così a nuove aziende di potersi far conoscere, anche grazie a una serie di legami.

Rischia di saltare il colosso (nextmoto.it)

Una delle realtà che è maggiormente in rampa di lancio in questi anni è senza ombra di dubbio la KTM, con la casa austriaca che sta dimostrando di poter lottare non solo in sede di mercato, ma anche in pista con i grandi marchi storici. Lo si vede anche dal fatto che un pilota come Pedro Acosta nel prossimo futuro sarà parte integrante del Team ufficiale, dopo un anno super da rookie.

Proprio lo spagnolo è uno dei massimi esponenti del grande sviluppo della casa austriaca, capace di vincere il Mondiale prima in Moto3 e poi in Moto2. Chi ha preso la sua eredità è però David Alonso, con il colombiano che ha stravinto il Mondiale Moto3 con un marchio come la CFMoto, peccato che ora sta avendo non pochi problemi.

CFMoto vietata negli USA: cosa sta accadendo?

La CFMoto sta crescendo in modo sempre più evidente in questi anni, con le sue moto che stanno ricevendo non pochi aiuti dalla grande partnership con KTM. Il problema è che sono note da tempo le problematiche tra gli USA e la Cina, con il mercato della nazione asiatica che sta avendo sempre più difficoltà a svilupparsi.

CFMoto, rischia di saltare (Ansa – nextmoto.it)

A quanto pare il Governo americano sembra addirittura prossimo a mettere un duro veto nei confronti della CFMoto, con la notizia che giunge dal portale statunitense di RideApart, con la proposta che sarebbe pervenuta da Bureau of Industry and Security (BIS), con la proposta che sarebbe giunta con il titolo “Securing the Information and Communications Technology and Services Supply Chain: Connected Vehicles”.

La BIS sostiene che questi mezzi possono causare non pochi problemi, in quanto darebbero modo a queste aziende di avere dei dati sensibili dei cittadini americani. Ormai è nota a tutti come negli USA ci sia una grande paura della Cina e dunque il rischio di vietare la vendita di CFMoto deriverebbe proprio da una scelta di “sicurezza nazionale”.