Guidi una moto? Fai molta attenzione perché è in arrivo ina nuova clamorosa novità. Molti centauri sono stati colti di sorpresa
Guidare un moto vuol dire poter viaggiare su uno dei mezzi di trasporto più emozionanti che esistano sul pianeta. Muoversi con agilità in città, spostarsi ammirando la bellezza del mondo e restare a contatto con la freschezza del vento.
Questo è solo un briciolo delle emozioni che può regalare questo veicolo, ma ci sono anche dei fattori “più freddi da considerare”, e spesso questi hanno a che fare con la burocrazia. Infatti, è in arrivo una clamorosa novità per chi guida una moto e che potrebbe rivelarsi una vera sorpresa per chi ne possiede una. Ecco di che cosa si tratta.
Ecco la novità per la patente della moto
Avere una moto vuol dire fare attenzione a non rovinarla e tutelarla da possibili usure della carrozzeria e del motore, ma non solo. Numerose accortezze devono riguardare anche la parte burocratica che deve rispettare questo mezzo. In particolare, vi è una clamorosa novità che potrebbe cogliere di sorpresa chi ha una moto. Da lunedì 18 settembre, infatti sono entrate in vigore le nuove norme che offrono la possibilità di prendere la patente per le moto delle categorie A e A2 senza sostenere l’esame pratico.
Secondo il nuovo decreto, infatti, si potrà accedere alle moto che presentano una cilindrata con potenza fino a 35 kilowatt, più di 47 cavalli, mediante un’esame teorico. LE nuove norme stabiliscono che il passaggio dalla patente A2 alla A senza dover sostenere l’esame è possibile per chi ha compiuto venti anni e possiede una patente A2 da almeno due anni. Chi, invece, vuole passare alla patente A2 – che concede la possibilità di guidare le moto “125”, con potenza non superiore a 15 cavalli – dovrà avere almeno la maggiore età ed essere munito di patente A1 da almeno due anni.
Dunque non sarà più necessario sostenere un esame pratico per poter ottenere la patente. Sarà quindi sufficiente rivolgersi ad un’autoscuola e seguire la formazione obbligatoria. Si tratta di un corso formulato in sette ore di nozioni teoriche. Nello specifico, il corso di formazione, con le suddette ore, verrà suddiviso nel seguente modo: tre ore per la preparazione dedicata al controllo tecnico del veicolo. Mentre le restanti quatto ore saranno dedicate alla guida nel traffico. Si tratta quindi di un’ottima possibilità messa a disposizione dal governo per poter accelerare il proprio processo di formazione mirato al conseguimento della patente.