Patente AM, a cosa serve e come si prende: tutte le info utili. Il primo passo per il mondo dei motori, non tutti sanno che cosa li aspetta
Neo patentati solo a 18 anni? Sì, ma anche no perché già dai 14 anni in tutta Italia si può conseguire la patente AM, quella che comincia a fare la differenza.
Stiamo parlando del documento di guida necessario per guidare anzitutto i ciclomotori. Ma in realtà anche gli altri veicoli con motori non superiori ai 50 cm³ di cilindrata (o 4 kW) e una velocità massima di 45 km/h.
Tutto è regolato anche quest’anno dall’articolo 116 del Codice della Strada. Con la patente AM si possono guidare tre categorie di veicoli a motore. In primis i ciclomotori a due ruote (quelli della categoria L1e) con velocità massima non superiore a 45 km/h e cilindrata non superiore a 50 cm³ se a combustione interna. Oppure con potenza massima non superiore a 4 kW se parliamo di motori elettrici.
Poi i veicoli a tre ruote della categoria L2e con velocità massima non superiore a 45 km/h e motore non superiore a 50 cm³ o 4 kW, anche i motori elettrici. Infine i quadricicli leggeri come minicar e quad (nella categoria L6e) omologati per il trasporto di due passeggero, uno più il conducente con velocità massima non superiore a 45 Km/h, o 4 kW per i motori elettrici.
Patente AM, a cosa serve e come si prende: dai documenti agli esami, tutte le info utili
Oltre all’età minima di 14 anni, cosa serve per sostenere gli esami teorici e pratici della patente AM? Ancora prima dell’esame di teoria ci sono alcuni documenti da presentare. La domanda su modello TT 2112, disponibile allo sportello dell’ufficio della Motorizzazione, oppure online sul Portale dell’automobilista. Una ricevuta di pagamento di un bollettino PagoPA per la tariffa N067-DIRITTI 26,40 euro più bolli da 16 euro per l’Esame di teoria conseguimento patente di guida.
E ancora, documento di identità in corso di validità e fotocopia, per i minorenni documento di identità in corso di validità di un genitore o tutore e relativa fotocopia. Poi fotocopia della ricevuta della visita di idoneità psicofisica rilasciata da un medico abilitato, del codice fiscale o del tesserino sanitario con il codice fiscale.
Il candidato, esattamente come per la patente B di guida, ha 6 mesi di tempo dalla data di presentazione della domanda, con due prove a disposizione. I quiz hanno una durata standard di 25 minuti, prevedono la risposta a 30 domande con risposta Vera o Falsa e sono svolti svolgono con sistema informatizzato.
Gli argomenti vanno dalla distinzione dei segnali alle norme sulla precedenza e di comportamento, dalla fermata e sosta ai comportamenti in casi di incidente. E ancora, gli elementi del ciclomotore e loro uso, i comportamenti da tenere alla guida, le condizioni utili per guidare, il rispetto dell’ambiente e le conoscenze sul funzionamento dei ciclomotori in caso di emergenza.
Dalla teoria alla pratica, come funzionano gli esami per conseguire la patente AM
Fino a tre risposte sbagliate l’esame teorico è considerato superato e si può passare alla fase successiva. A quel punto con il ‘foglio rosa‘ ci si può esercitare alla guida del mezzo. In questo caso l’autorizzazione del documento dura fino a 12 mesi entro i quali in candidato deve sostenere la prova pratica, con tre tentativi a disposizione.
Prima di affrontarla però il candidato, da solo o sempre tramite la Scuola Guida a cui si appoggia, deve deve allegare la ricevuta di pagamento di un bollettino PagoPA per la tariffa N019 con bolli da 16 euro per l’Esame di pratica conseguimento patente di guida indicando il tipo di veicolo con cui sosterrà l’esame.
Per la patente AM la prova pratica è strutturata in due fasi diverse. Nella prima, all’interno di un’area specifica, il candidato dovrà compiere una serie di manovre come la frenata in uno spazio ristretto o lo slalom tra i birilli. Se passa, può affrontare la seconda fase, in un giorno diverso, che consiste nella verifica della capacità di guida nel traffico. Nel caso guidi un veicolo diverso dal ciclomotore a due ruote, sarà presente un’altra persona come istruttore.
Se l’esame è superato con esito positivo, l’esaminatore consegna immediatamente la patente al candidato che può così subito circolare.