Per fare durare di più i freni del tuo motorino o della tua motocicletta devi seguire pochi, semplici trucchi. La guida perfetta.
Trattare con cura i freni del proprio veicolo, sia questo una motocicletta, un motorino o un’auto è fondamentale per la sicurezza stradale. Nessuno vuole trovarsi nella brutta situazione in cui è necessario frenare, anche bruscamente, ma il veicolo si rifiuta di seguire i comandi. Per questo, la manutenzione dell’impianto frenante è una priorità per qualsiasi centauro con la testa sulle spalle.
Una delle operazioni più importanti sotto questo punto di vista specie in moto è la sostituzione e la scelta delle pastiglie dei freni. Che cosa sono? Questi importanti elementi noti anche come “pattini” sono elementi in metallo a cui viene applicata una sostanza in grado di creare attrito con il disco dei freni che porta materialmente alla frenata del mezzo.
La scelta del materiale in cui sono formate queste pastiglie non è per niente banale: certo, potreste lasciar fare al vostro meccanico di fiducia. Bisogna però sapere che a seconda del materiale selezionato i vostri freni andranno ad esercitare una forza frenante maggiore a discapito della durata nel tempo del componente o, viceversa, a prediligere la longevità dell’impianto frenante a discapito della prontezza della frenata. Vediamo cosa conviene fare.
Tanto per cominciare, stabiliamo quando conviene cambiare le pastiglie dei freni: questo dipende molto dallo stile di guida del centauro ma, in linea di massima, è consigliato farlo almeno ogni 30mila chilometri o quando la superficie di attrito delle pastiglie scende sullo spessore di tre millimetri, segno che i pattini frenanti iniziano ad essere usurati oltre il limite di guardia.
Esistono in linea di massima tre macro gruppi di pastiglie dei freni. Il primo, quelle organiche, comprende prodotti realizzati solitamente in kevlar, fibra di vetro e con struttura in resina. Il secondo racchiude quelle sintetizzate, prodotte in polveri metalliche, bronzo e rame. L’ultimo include tutte le pasticche carbo-ceramiche che come suggerisce il nome sono composte da particelle metalliche e ceramiche.
Il primo gruppo comprende pasticche molto diffuse: tra i vantaggi troviamo una durata maggiore rispetto ad altri prodotti ed una grande silenziosità che in città, eviterà di disturbare gli altri utenti della strada. Le prestazioni della frenata, con queste pasticche, saranno adeguate ma non esattamente sportive. Le sintetizzate offrono una maggiore affidabilità anche in condizioni meteo estreme – ad esempio se fa molto caldo – anche se tendono a consumare prima il disco dei freni e costano molto di più.
Anche le pasticche carbo-ceramiche offrono una buona resistenza agli elementi e soprattutto una frenata molto decisa, pur se rimangono sconsigliate per la pista – meglio usarle su strada – ma hanno un costo decisamente superiore alle altre due categorie elencate.
Vi abbiamo illustrato in modo molto sintetico i principali tipi di pastiglie dei freni che potete trovare sul mercato e suggerito come capire quando vanno cambiate. Per quanto riguarda i costi, un’operazione di sostituzione delle pastiglie su una motocicletta standard costa sui cento euro ma, se avete sotto mano un tutorial come questo, potete anche cimentarvi da soli nell’operazione senza spendere nulla se non il costo del componente.
Ricordatevi a questo punto di selezionare un prodotto che si adatti perfettamente al vostro stile di guida e che venga incontro alle vostre esigenze, ad esempio un centauro che viaggia molto potrebbe avere bisogno di pastiglie in grado di durare più a lungo prima di consumarsi. Ultima raccomandazione, occhio a scegliere prodotti collaudati e certificati per non incorrere in multe o problemi di sicurezza.