Il 2023 si sta rivelando l’ennesimo anno sfortunato per Marc Marquez, che non è riuscito a correre nemmeno ad Assen
Fare da spettatore non può certamente stare bene a uno come Marc Marquez, che ha dominato per anni il Motomondiale, collezionando titoli che vinceva apparentemente senza grandi difficoltà. La supremazia sua e della Honda erano evidenti a tutti, al punto tale che ogni tentativo di contrastarlo si rivelava inutile. Ormai da tempo, però, i problemi fisici continuano a tormentarlo e lui sembra essere entrato in una crisi senza fine.
Lo spagnolo sembrava essere convinto di potersi mettere alle spalle tutte queste amarezze e aveva la chiara idea che il 2023 potesse essere l’anno del suo riscatto. I fatti stanno però dimostrando tutt’altro ed è per questo che è impossibile nascondere l’amarezza per non avere potuto correre ad Assen.
Fino all’ultimo Marc Marquez aveva sperato di poter gareggiare in Olanda, proprio per questo ricevere la mancata idoneità da parte dei medici a poche ore dalla gara non ha potuto che fargli male.
Chi lo ha visitato è convinto però di avere fatto la scelta giusta, soprattutto per tutelare la sua salute. “Si tratta solo di una decisione medica, che non è legata ad altri motivi – sono le parole di Angel Charte, responsabile medico del Motomondiale a DAZN -. Quando l’ho visto, quella piccola frattura è aumentata, si è spostata un po’ di più”.
Marquez, una situazione da non sottovalutare
Correre avrebbe quindi potuto peggiorare la situazione per Marquez: “La sua situazione comporta un rischio – ha detto ancora – perché la parte della costola si è leggermente spostata verso l’alto e può colpire la pleura parietale e causare processi di tipo respiratorio. In pista ha avuto una caduta, per lui non ha avuto conseguenze, ma la frattura in realtà si è spostata”.
Pur sapendo quanto potesse dispiacere a Marc Marquez non correre in Olanda, era quindi fondamentale evitare che la situazione potesse peggiorare. A Madrid il pilota sarà così sottoposto a una TAC alla gabbia toracica per vedere esattamente dove si sia spostata la frattura, soprattutto perché le fratture costali difficilmente vengono trattate chirurgicamente.
Lo spagnolo vuole provare comunque a essere ottimista: “È il momento più difficile della mia carriera – ha detto a Sky Sport -. ma fuori dalla pista tutto va bene, la mia famiglia mi sta aiutando. A Silverstone tornerò piano piano, provando a riprendere la giusta confidenza”.