La dipartita di Papa Francesco è stato un duro colpo per tutto il mondo cristiano, con il pontefice che aveva un’auto da sogno.
Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che Papa Francesco abbia rappresentato un importante punto di rottura con il passato, un uomo che ha saputo anche riavvicinare molte persone alla Chiesa. Non era semplice, in anni dove la scienza la fa da padrone e ci sono sempre più scettici, ma anche i più agnostici si sono imbattuti in un uomo che ha meritato consensi e approvazione.

Come tutti gli uomini che hanno cercato di cambiare le cose non sono mancate per lui le polemiche e le critiche. La sua morte però ha accomunato nel dolore tutti quanti, perché quando si arriva alla fine della propria vita è bene rendere omaggio a colui che ha saputo entrare nel cuore di milioni di persone.
Papa Francesco è stato un pontefice che ha cercato di cambiare talmente tanto la Chiesa che lo ha fatto anche tramite la “Papamobile”. Per la prima volta nella storia del Vaticano, il pontefice ha avuto modo di avere a disposizione un’auto elettrica, anche se di certo non la si poteva definire come un’auto umile e per tutti.
Mercedes Classe G: l’elettrica del Papa
Da tanti anni va avanti la collaborazione diretta tra la Mercedes e il Vaticano, con le Papamobile che sono ormai marchiate con la Stella da tantissimo tempo. La Classe G è poi uno dei grandi fiori all’occhiello della gamma tedesca, con questo che è il fuoristrada per eccellenza per la maggior parte degli appassionati.

Un marchio che si è messo in mostra per qualità e possenza in strada, ma che negli ultimi anni ha guardato con sempre maggiore interesse anche all’aspetto ecologico. Le dimensioni sono da 462 cm di lunghezza, la larghezza da 191 cm e l’altezza da 199 cm, con il motore al proprio interno che è da 587 cavalli.
Naturalmente si tratta di un modello che si è rinnovato e perfezionato per renderlo ancora più sicuro per Sua Santità. Non si era mai vista in passato una Papamobile completamente a impatto zero e anche questo a suo modo ha rappresentato una delle tante piccole rivoluzioni silenti che ha portato avanti Papa Francesco, con la Classe G elettrica che rimarrà ancora al Vaticano.