Quando si è in moto possono verificarsi degli imprevisti. Ce n’è uno molto pericoloso. Qual è e cosa fare.
Andare in moto comporta dei rischi, basta infatti un attimo di distrazione per finire a terra e farsi molto male. Ecco perché sarebbe importante essere sempre equipaggiati di casco, pantaloni e giacca protettiva, oltre che di scarpe conformi ad uno spostamento su un mezzo a motore. Sembrano cose di poco conto, ed invece una maggiore attenzione verso la sicurezza, anche se comporta qualche spesa in più può salvare la vita.
Agganciandoci a questo discorso, come detto, è sufficiente un banale momento di deconcentrazione per non accorgersi di ostacoli improvvisi o di quello che succede davanti. Quanto ci si mette in sella, sarebbe buona cosa focalizzarsi solamente su quello. Banalmente, anche solo spostare lo sguardo sul display di bordo può creare un blackout. Come spesso spiegano le forze dell’ordine, leggere guidando equivale a proseguire la marcia alla cieca.
Ma cosa succede se si è in compagnia di un passeggero e si chiacchiera, oppure se si sta ascoltando della musica e magari ci si canta sopra?
I dispositivi di comunicazione in moto, a cosa stare attenti
si tratta di un argomento poco trattato, anche perché oggi la tecnologia ha fatto grossi passi avanti e si dà per scontato di essere sempre e comunque al sicuro. In realtà non è così. Qualunque dispositivo audio rappresenta un potenziale pericolo, in quanto distoglie il focus, seppur parzialmente, dall’attività principale che si dovrebbe svolgere, ovvero guidare.
La ragione l’abbiamo spiegata prima. Ascoltare un brano alla radio o scambiare qualche parola con chi sta viaggiando con noi, amplifica, anche se siamo dei guidatori provetti, il margine d’errore. Ciò è dovuto alle fonti sonore che, isolando la persona, ne fanno diminuire le risorse cognitive.
E’ tuttavia importante che quando si indossa il casco non si sia completamente sordi. I rumori della viabilità devono essere assolutamente sentiti, per così poter agire di conseguenza. Si pensi, ad esempio, all’arrivo di un’ambulanza e alla necessità di spostarsi per darle spazio. Ne consegue che non debbano essere adoperati con questo obiettivo né i pannelli silenzianti, né le cuffie con interfono.
Ad oggi non esiste una vera e propria normativa che imponga un certo volume, ma vi è solo un’indicazione di massima che stabile, appunto, che il copricapo non deve in alcun modo rendere sordo chi è alla guida. Con l’incremento dell’utilizzo delle due ruote, ideali per smarcarsi dal traffico crescente delle grandi città, è chiaro che questa tematica verrà discussa.
Non è da escludere che possa diventare fronte di discussione tra i gruppi di ricerca finanziati dalla Commissione Europea, per impedire la riduzione dell’elmetto ad un prolungamento del telefono, da cui attualmente sembra difficile staccarsi, considerando che molte operazioni possono essere effettuate solamente tramite il suo utilizzo e la connettività è diventa un aspetto cruciale.
A questo proposito non bisogna dimenticare che molti sinistri, la maggior parte per la verità, sono provocati da una distrazione perlopiù dovuta all’uso improprio dello smartphone.