Nuovo obbligo tassativo per gli Autovelox, cambio di posizione immediato: è finita la pacchia per i Comuni

C’è un nuovo obbligo che riguarda tutti i Comuni per quanto riguarda l’installazione e la gestione degli autovelox sulle nostre strade: è finita la pacchia

Il Governo ha deciso di applicare un giro di vite per quanto riguarda i sistemi di controllo elettronico della velocità, per evitare che si verifichino quelle classifiche situazioni spiacevoli per gli automobilisti, costretti a pagare a prescindere. Norme molto stringenti in arrivo.

Una postazione con autovelox
Nuovo obbligo tassativo per gli Autovelox, cambio di posizione immediato: è finita la pacchia per i Comuni (Nextmoto – ANSA)

 

Il nuovo Codice della Strada ha creato non pochi problemi a tutti gli automobilisti, soprattutto per alcune questioni delicate come la guida in stato di ebbrezza. Tolleranza zero da parte del Governo Meloni, per esplicita richiesta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, per ridurre il numero di incidente e tornare a correre meno rischi durante la guida. Un altro degli argomenti centrali è senza dubbio quello legato agli autovelox, da sempre una fonte di guadagno per i Comuni, oltre che un importante deterrente per quanto concerne incidenti e morti al volante.

I sistemi di rilevamento della velocità dovranno d’ora in poi seguire delle norme più stringenti, che ne limiteranno un uso selvaggio e a volte esagerato, fatto solo per strappare multe. Per l’installazione di una postazione di controllo elettronico ci sarà bisogno di un’autorizzazione, che potrà arrivare solamente dopo l’analisi di dati concreti. Il primo è che nel tratto stradale interessato ci siano stati effettivamente un elevato numeri di incidenti nei precedenti cinque anni. Il secondo è che non deve esserci lo spazio necessario per bloccare l’eventuale vettura dopo un controllo. In tal caso il dispositivo mobile è giustificato.

Cambia la normativa sugli autovelox: una maggiore tutela per gli automobilisti

Andando più in profondità esiste anche un terzo criterio riguarda la velocità di percorrenza degli automobilisti in quel tratto, ovvero se su quella strada si corre solitamente troppo rispetto ai limiti previsti. Tutte le amministrazioni devono inviare delle relazioni tecniche alla Prefettura di riferimento, per ricevere l’autorizzazione per gli autovelox mobili. In queste relazioni sono previsti allegati come grafici, mappe, documentazioni fotografiche e cronistorie di incidenti stradali che certifichino la necessità del controllo.

Una telecamera dell'autovelox
Cambia la normativa sugli autovelox: una maggiore tutela per gli automobilisti (Nextmoto – ANSA)

 

Sussiste poi tutto il discorso relativo al corretto posizionamento dell’autovelox, che deve essere segnalato per tempo, ben visibile e consentire all’automobilista di rallentare senza rischi. La distanza minima a cui posizionare il cartello che avvisa della presenza del sistema varia in base alla tipologia della strada. Sulle autostrade ad esempio deve precedere la postazione di almeno 4 chilometri, mentre nei centri abitati scendiamo fino a circa 1 chilometro di preavviso.

Per quanto riguarda le multe ricordiamo che si parte da 42 euro per chi supera di poco il limite, ma si può addirittura arrivare a 3.389 euro, con ritiro della patente fino a 12 mesi, se si va oltre i 60 km/h.

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