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Nuovi divieti, è rivolta: scatta il referendum in Italia

I motociclisti si ribellano contro i nuovi divieti, in Italia scatta il referendum: ecco che cosa sta succedendo. 

I mezzi che circolano sulle strade italiane sono in media tra i più vecchi del continente europeo. Un grosso problema per due aspetti: il primo, evidente, è dal punto di vista delle aziende e della salute dell’industria. Il secondo, però, altrettanto rilevante visto il peso che la sostenibilità ha oggi nelle agende politiche internazionali, è di tipo ambientale. I mezzi più vecchi sono infatti tendenzialmente più inquinanti e dannosi per il nostro ecosistema, vanno quindi gradualmente sostituiti con veicoli più moderni e sostenibili per raggiungere l’obbiettivo delle zero emissioni e di una migliore qualità dell’aria.

Nuovi divieti, è rivolta: scatta il referendum in Italia – Nextmoto.it

Per questo sono sempre di più le misure che disincentivano l’utilizzo di mezzi a motore tradizionale e che puntano a spingere i clienti verso l’acquisto di modelli sostenibili. Nelle grandi città, per esempio, è ormai costante il controllo della qualità dell’aria, e sono in vigore limitazioni per i veicoli di vecchia data, soprattutto nelle ZTL o nelle zone di particolare interesse, a maggior ragione nei periodi in cui si registrano emissioni più elevate rispetto ai parametri consentiti.

Raccolta firme contro le nuove normative: i cittadini si ribellano

A Milano, però, sono scoppiate le proteste di alcuni cittadini per una decisione del comune, che ha deciso di limitare la circolazione alle moto di vecchia produzione. Dal prossimo autunno infatti scatterà il divieto di circolazione nell’area B per le moto Euro 0, 1 e 2, e dal 2028 per le moto Euro 3. Una decisione che ha trovato il disaccordo degli Hells Angels Motorcycles Club Milano, che ha annunciato a MiaNews di avere avviato una raccolta firme per chiedere un referendum normativo che fermi la riforma. Già in precedenza il divieto era stato prorogato (sarebbe dovuto scattare lo scorso anno), ma i motociclisti chiedono ulteriore tempo.

Raccolta firme contro le nuove normative: i cittadini si ribellano – Nextmoto.it

La raccolta firme prenderà il via il prossimo 15 marzo, quando si terrà il settimo raduno del club. Secondo i motociclisti la normativa rappresenterebbe un grande danno per la mobilità cittadina. Il dialogo con l’assessora alla mobilità Arianna Censi non è andata come sperato, e ha portato a questa decisione. Non resta che vedere quali saranno gli sviluppi di questa vicenda. Di certo c’è che, se da un lato queste riforme sono fondamentali per l’ambiente, dall’altro possono rappresentare un importante disagio per i cittadini.