Il nuovo Codice della Strada 2022 ha previsto delle novità per e-bike, o bici a pedalata assistita. In realtà le regole che disciplinano il loro uso esistono da molti anni e sono in pochi a conoscerle.
Le e-bike sono state regolamentate dal Codice della Strada e dall’Unione Europea.
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge Infrastrutture sono già state bandite dal mercato tutte quelle bici elettriche “ritoccate” e quindi ritenute non conformi. Chi viene beccato alla guida di una di queste bici rischia multe molto salate, ma anche chi li produce. Infatti chiunque pone in commercio “velocipedi a pedalata assistita che sviluppino una velocità superiore a quella prevista dal comma 1” dovrà versare una sanzione da 1.084 a 4.339 euro.
Nello specifico, il motore elettrico non deve superare la potenza nominale di 0,25 kW. Una volta che si raggiungono i 25 km/h il veicolo dovrà rallentare in autonomia. Quindi ogni e-bike dovrà avere un modo per arrestare progressivamente la propria corsa. Ci sono anche delle precise dimensioni da rispettare: 3 metri di lunghezza, 1,30 m di larghezza e 2,20 m di altezza. Anche chi farà delle modifiche per aumentare la potenza o la velocità della propria bici elettrica verrà multato con una sanzione che può arrivare fino ai 3.382 euro.
Come mettere a norma una e-bike “veloce”
Le regole per chi possiede una e-bike “modificata” non finiscono qui, in quanto il guidatore deve fare installare una targa e potrà circolare solo con una regolare assicurazione. Di conseguenza se possedete una e-bike veloce, cioè una e-bike con pedalata assistita fino a 45 km/h, dovrete provvedere a una targa gialla e una vignetta assicurativa valida attestante che per il veicolo in questione è stata stipulata un’assicurazione di responsabilità civile.
Il costo di una assicurazione per bici elettrica varia a seconda della tipologia del veicolo e delle garanzie accessorie richieste. In linea di massima il premio annuo equivale al 10% del valore della bici sul mercato, ma può variare a seconda della località di residenza e della compagnia assicurativa.
Infine, se una persona viene sorpresa dalla polizia a guidare una bici elettrica “non a norma”, ossia con una potenza superiore a 250 w e con funzionamento autonomo dalla pedalata, può evitare qualsiasi multa se ha rispettato tutte le condizioni di guida previste per gli scooter, quindi casco, assicurazione, patentino, età e certificato di circolazione. In caso di mancata copertura assicurativa si rischia una multa di 868 euro e sequestro amministrativo ai fini della confisca del veicolo. Se si viene sorpresi senza patente la multa è di 5.110 euro, oltre al fermo amministrativo per 3 mesi.