E’ caos tra puristi e appassionati. La nuova Vespa Piaggio fa scatenare la polemica. Ecco cosa è successo davvero.
Progetta dalla Piaggio nel secondo Dopoguerra la Vespa è un’istituzione della mobilità veloce. Piccola, simpatica e iconica, è entrata presto nell’immaginario collettivo quanto Gregory Peck e Audrey Hepburn la resero protagonista di una scena simbolo del cinema mondiale in “Vacanze Romane”. Da allora, ovvero dal 1953, di strada lo scooterino italiano ne ha fatta tanta, adattandosi e plasmandosi ai cambiamenti, senza però mai stravolgere la sua essenza di mezzo ideale per i brevissimi spostamenti.
Con una storia lunga e di successo alle spalle, non stupisce che ogni qualvolta sia coinvolta in qualche modifica attragga su di sé l’attenzione degli appassionati e dei puristi, solitamente poco propensi ad accettare rivoluzioni. Anche in questo caso, quindi, non stupisce che sia montata la polemica tra chi ha accolto bene le novità e chi, invece, ha gridato allo scandalo. A cosa ci riferiamo? Adesso lo scopriremo.
Di certo chi va ad acquistare la Vespa Sprint S 125 non lo fa per passare inosservato. Pulita nella linea grazie agli indicatori di direzione integrati, presenta una pedana quasi piatta con un piccolo gradino. Semplice nello stile, ma dall’animo sportivo, sfoggia cerchi in lega a sei razze nero lucido, mentre sotto il profilo del motore monta un i-Get monocilindrico a tre valvole raffreddato ad aria da 124 cc in grado di scaricare sull’asfalto 11 cv.
La ciclistica è caratterizzata da sospensioni con monobraccio e molla elicoidale, monoammortizzatore idraulico anteriore e ammortizzatore posteriore regolabile nel pre-carico in quattro posizioni. I freni sono a disco da 200 mm con comando idraulico e ABS davanti, mentre dietro sono a tamburo da 140 mm con comando meccanico. Per quanto concerne le ruote restano come di consueto da 12 pollici.
Buono lo spazio di carico del sottosella capace di contenere un casco jet, così come quello per la gambe, mentre la sella di distingue per comodità sia per il guidatore, sia per il passeggero. Chi cerca la tecnologia, tra display e porte USB, non resta deluso e neppure chi necessità di agilità. Diversamente se si percorrono fondi irregolari e pavé si salvi chi può e il prezzo non è decisamente conforme alle attese. 5.399 euro, ovvero 200 euro in più della Vespa Primavera sono troppi anche per i fan più accaniti.