Nuova truffa, questa è veramente tremenda: non avevamo mai visto un cosa del genere

Ecco una nuova truffa, questa volta si tratta di una situazione davvero terribile: non avevamo mai assistito a un inganno di questa gravità.

Specchietto rotto
Specchietto rotto

Nuovo episodio di truffa in strada: un uomo di 38 anni ha tentato di mettere in scena un finto incidente mentre si trovava a bordo di una Honda C-HR in corsa. Questo “attore” della truffa ha deciso di lanciarsi sull’auto con grande spettacolarità, sperando di ottenere un risarcimento per danni immaginari. Ma l’errore più grande è stato scegliere come bersaglio un Carabiniere in borghese.

Nuova truffa

Lunedì scorso, a Milano, precisamente nella zona di Amendola, il truffatore ha orchestrato il suo piano. Ha simulato un incidente lanciandosi contro una Honda C-HR, usando un libro e un paio di occhiali già rotti per creare l’illusione di un danno. Sperava che il guidatore, impressionato dalla sua performance, accettasse di aiutarlo a comprare un paio di occhiali nuovi, convincendolo che erano stati danneggiati nell’incidente.

Ma il piano non è andato come previsto. Il conducente della Honda, che si è rivelato essere un Carabiniere in borghese, ha subito riconosciuto il trucco. Dopo aver dato l’allerta ai colleghi e, grazie anche all’intervento di una pattuglia della stazione Milano Porta Magenta di passaggio, il truffatore è stato arrestato. Durante la perquisizione, nel suo borsello sono stati trovati gli stessi occhiali rotti che aveva usato nella simulazione.

Pedone finto
Pedone finto

Conseguenze e implicazioni legali

Questo tipo di truffa, sebbene non rara, ha un’incredibile dose di azzardo. Tentare di imbrogliare un Carabiniere in borghese era un rischio elevato che è costato caro al malfattore. La legge italiana prevede pene severe per chi cerca di ingannare gli altri con raggiri. Infatti, secondo l’articolo 640 del Codice Penale, chiunque usa inganni per ottenere un beneficio ingiusto può essere punito con una pena detentiva che va da sei mesi a tre anni e una multa che varia da 51 a 1.032 euro. Nei casi più gravi, la pena può aumentare fino a cinque anni di reclusione e multe che possono arrivare a 1.549 euro.

Le truffe ai danni degli automobilisti sono un fenomeno piuttosto comune, ma il caso di Milano rappresenta una novità per le sue modalità e per l’involontario confronto con un agente delle forze dell’ordine. Non è raro che i truffatori adottino tecniche diverse a seconda del bersaglio, e la scelta dell’“attore” sbagliato in questo caso ha dimostrato quanto sia rischioso giocare con il fuoco. Questo episodio serve anche a ricordare che, sebbene il crimine possa essere in aumento, le forze dell’ordine sono sempre pronte a intervenire per mantenere la legge.

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