Grande attesa per un ritorno di prestigio nella gamma Yamaha. La nuova moto è da restare a bocca aperta.
Manca poco ad una grande vetrina per i costruttori di moto italiani e internazionali. L’EICMA 2024 comincerà il prossimo 5 novembre per terminare il 10 e tra le Case più attese ed importanti figura senz’altro Yamaha. Per l’occasione il produttore nipponico porterà un modello a dir poco spettacolare che altro non è che un’evoluzione in meglio di un altro suo grande cavallo di battaglia, disponibile sul mercato a partire dal 2025.
Prima di addentrarci nei dettagli di questo gioiello su due ruote diciamo che si tratta di una naked di media cilindrata, rinnovata in ogni sua componente dalla linea, quindi dall’estetica, alla sostanza rappresentata da uno chassis più rigido. Nuovo anche il pacchetto elettronico e per chi è meno avvezzo a stare in sella non manca l’aiuto del cambio automatico, per cui l’esperienza di guida può essere più rilassata e dedicata a godersi il panorama.
Yamaha MT-07 2025, all’insegna della leggerezza e della personalizzazione
A dieci anni esatti dalla sua prima messa in commercio la Yamaha MT-07 torna nei concessionari con un look più contemporaneo e una maggiore attenzione alla parte tecnica. I primi aspetti che balzano all’occhio sono i cerchi realizzati tramite “spinforging”, un processo brevettato dall’azienda giapponese che permette di risparmiare fino a mezzo kg, non a caso sulla bilancia non si va oltre quota 183 kg, il tutto a favore dell’agilità.
In quest’ottica buona parte delle componenti sono in alluminio pressofuso, a partire dalla scocca che porta ad un ulteriore calo di 600 grammi. A impreziosire il motore CP2 abbiamo l’acceleratore ride-by-wire grazie a cui si possono selezionare tre modalità di guida, due standard e una ad hoc che modificano la potenza e il comportamento del veicolo quando si va sul gas. Oltre al cambio Y-AMT di cui abbiamo accennato, c’è anche il controllo di trazione disinseribile, adatto a chi vuole avere un aiuto, ma anche essere autonomo.
Tra gli aspetti più apprezzati figura la posizione di guida sportiva, con manubrio più largo di 18 mm rispetto alla versione precedente, oltre che più basso di 22 mm e arretrato di 9,3 mm. Le pedane più ampie rendono la seduta più comoda. Interessante anche lo studio dietro al rumore del bicilindrico da 690 cm3. Tramite un amplificatore acustico il suono è ancora più coinvolgente.
