Grandissime novità in arrivo per chi deve sostenere l’esame per conseguire la patente della Moto. Di seguito tutta la nuova procedura
La patente per la moto è solitamente quella che si prende da ragazzi, in attesa di poter avere l’età necessaria per conseguire quella per l’auto. Questo non può che generare agitazione all’idea di doversi sottoporre al test, nel timore di sbagliare o commettere una leggerezza a causa della tensione del momento. In altri casi, invece, questa rappresenta un traguardo che si decide di affiancare all’auto, in modo tale da poter avere un mezzo in più per i propri spostamenti.
Anche in questo ambito le norme cambiano spesso e la novità in arrivo non potrà non fare piacere a chi vuole velocizzare la procedura necessaria per il conseguimento della patente stessa.
La patente necessaria per guidare i mezzi a due ruote è la A, che è di vari tipi: il patentino o patente AM, A1, A2 e A3. Per la prima si deve avere compiuto almeno 14 anni, ma non permette di trasportare passeggeri, possibile solo per i veicoli omologati e per chi ha almeno 16 anni. Per prendere la A1 e la A2 serve, invece, avere almeno 16 e 18 anni. Chi avesse invece la necessità della patente moto A senza alcuna limitazione deve avere 24 anni (si scende a 20 se se si ha la patente A2 da almeno 2 anni).
Patente Moto, cosa cambia nella procedura per ottenerla
Grazie alla legge di conversione del decreto Infrastrutture-bis, che ha modificato l’articolo 123 comma 7 del Codice della strada sarà introdotta un’importante novità per tutti coloro che vorranno conseguire un upgrade nella patente per la Moto C
Chi ha già la patente A1 o A2 può ottenere la A (A3) senza sostenere nuovamente la prova di guida. Questo vale anche per deve prendere la patente A2 avendo già la patente A1.
Non sarà quindi più necessario presentarsi in Motorizzazione per chi ha già in possesso delle licenze A1 e A2 se vuole passare a un livello superiore. L’unico passo da compiere consisterà in un percorso di formazione obbligatoria all’interno della scuola guida.
La regola è valida per chi ha compiuto 18 anni, ha da almeno due anni della patente di categoria A1 (anche speciale) e ha l’autorizzazione per esercitarsi, il cosiddetto “foglio rosa”. La formazione dura sette ore, tre dedicate alla “preparazione e controllo tecnico del veicolo ai fini della sicurezza stradale e a manovre particolari ai fini della sicurezza stradale”.
Qui si deve dimostrare di essere in grado di fare una guida sicura, ovvero indossare guanti ,stivali, casco e abbigliamento protettivo di altro tipo. Nelle altre quattro ore si dovrà dimostrare di saper guidare nel traffico, autostrade comprese.